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Settimo Torinese

Il mondo che lasciamo ai nostri bambini non è un granché

La scrittrice Chiara Audenino terza al premio “Città di Como”. E l’autrice del booktrailer della collana “Racconti di Bambini Maleducati”.

Bullismo

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Chiara Audenino ha conquistato il terzo posto al Premio Internazionale di letteratura città di Como, nella sezione multimediale, con il booktrailer della collana Racconti di Bambini Maleducati.

Il 30 ottobre è stata premiata  nella sala Bianca del Teatro Sociale di Como. Mamma di tre ragazzi, sposata e consulente del lavoro, nel periodo adolescenziale, sui banchi di scuola, come racconta nel suo blog, vive le ripercussioni del bullismo. Una circostanza che condiziona la sua formazione giovanile e sviluppa una forte sensibilità per il fenomeno che la porta a scrivere diversi libri per adulti e bambini sul fenomeno del bullismo.

IN FOTO, la scrittrice Chiara Audenino con marito Attilio e i figli Lorenzo, Vittoria e Riccardo è giunta terza nel premio internazionale di Como

Il mondo che lasciamo ai nostri bambini non è un granché - ha detto l’autrice - e serve tutto il nostro impegno per incoraggiarli ad essere degli adulti migliori. Nei miei libri racconto i disagi dalla prospettiva di tanti personaggi: vittime, bulli e spettatori della prepotenza. Le storie rivelano quanto il fenomeno sia espressione di un comune disagio che può essere superato con l’ascolto e l’empatia”.

La motivazione della giuria è stato: L’autrice racconta il tema del bullismo ed è una mamma che promuove atteggiamenti positivi basati sulla sensibilità e l’altruismo.

Il mondo che lasciamo ai nostri bambini non è un granché e serve tutto il nostro impegno per incoraggiarli ad essere degli adulti migliori...

Non ho la bacchetta magica per cambiare il mondo - continua Chiara- ma credo nella forza delle parole per scardinare gli atteggiamenti prevaricatori e diffondere gentilezza e rispetto. Con i laboratori contro il bullismo, porto nelle scuole un messaggio costruttivo: capire le emozioni degli altri e rispettarle aiuta ad agire nel modo migliore. Attraverso la lettura incoraggio i piccoli a credere in loro stessi, nelle loro unicità, a rinforzare i caratteri e al contempo ad accettare le fragilità. Quello che dico ad ogni classe è: essere sempre sé stessi, è il più bel regalo che i bambini possano fare. Nei miei libri ho descritto vari modi in cui si manifesta il bullismo giovanile. Quello psicologico, basato sui pregiudizi, quello fisico, verbale, sociale o relazionale, il cyberbullismo, quello strumentale e qualunque sia la modalità di sopraffazione. Gli adulti hanno la responsabilità del buon esempio quale punto di inizio del cambiamento”.

Ideatore dell’iniziativa lariana è lo scrittore Giorgio Albonico; la giuria era composta da altri letterati: Andrea Vitali (presidente), Edoardo Boncinelli, Francesco Cevasco, Milo De Angelis, Guido Taroni, Piergiorgio Odifreddi, Dacia Maraini, Armando Massarenti, Pierluigi Panza, Flavio Santi, Laura Scarpelli e Mario Schiani.

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