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Un pallone "indistruttibile" per far giocare proprio tutti

Grande successo per la nuova iniziativa targata Uisp e denominata “Un pallone per tutti e tutti per strada”, primo torneo di solidale inserito all'interno del One World Futbol Project. Una manifestazione che  aprirà vie, cortili e porte di tantissimi comuni piemontesi, trasformandoli in veri e propri campi per ospitare calcio e solidarietà. Nel corso degli eventi inseriti in calendario, verranno infatti raccolti fondi per acquistare palloni “indistruttibili” da inviare a bambini e ragazzi in Senegal, nel Sahara, in Mali e in Palestina.
"Apriamo le strade e i cortili alla solidarietà. Usciamo dai campi di calcio e torniamo a giocare a palla in strada, come una volta. Coinvolgiamo i più piccoli, gli amici, i passanti, tutti quelli che di solito rimangono in disparte. E, con il nostro “giocopertutti”, regaliamo un pallone “indistruttibile” ai ragazzi di zone disagiate del mondo, costretti a giocare con palloni di fortuna su suoli accidentati. Regaliamo loro un sorriso. Affinché in Senegal, in Palestina, in Sahara si parli tutti la stessa lingua: quella dello Sportpertutti". Con queste parole, la Lega Calcio Uisp Piemonte e il suo Presidente Ferruccio Valzano, settimese doc da deceni impegnato nella promozione dello sport finalizzato alla solidarietà, invitano i cittadini a partecipare ai tornei di pallastrada organizzati in diverse città piemontesi e italiane, con lo scopo non solo di unire e di far divertire i presenti, ma anche e soprattutto di raccogliere fondi per i progetti di Peace Games Uisp. Tutti in campo, o meglio, tutti in piazza e nei cortili, dunque, per raccogliere risorse e donare questo pallone molto speciale ai bambini che lo calceranno tra le strade anguste di un campo profughi, nel deserto del Sahara o sui duri campetti delle zone rurali senegalesi.
Ma il progetto in questione non pensa soltanto a giovani e adolescenti asiatici o africani, ma anche a quelli italiani, a cui troppo troppo spesso viene inculcato il concetto dello sport per vincere, dell’esasperazione del risultato, del gioca solo il migliore e lo scarso guarda da fuori. Ed è così che si verifica il fenomeno del "drop-out", visto che l’80 per cento dei bambini in età pre-puberale pratica sport, ma verso i 14 anni lascia per le troppe pressioni, o perché a giocare accompagnato dallo stress da risultato che ti morde le caviglie, con l’obiettivo di vincere ad ogni costo, non si diverte più. E così si diffondono l’inattività e l’obesità, si sta davanti a un videogioco o alla televisione per 36 ore la settimana, piuttosto che in un prato con gli amici. Anche per questo, anno dopo anno l’inossidabile Ferruccio Valzano, numero uno del Borgonuovo Settimo prima ancora che presidente della Lega Calcio Uisp Piemonte, rinnova il suo impegno nella promozione di un calcio diverso, più “rustico e verace”, aperto a tutti, mai banale e con un occhio rivolto sempre e comunque a chi, per diversi motivi, necessita di un sostegno. Un calcio più vero, più sostenibile, lontano dallo stress dei risultati, dalle copertine e dagli eccessi. Il calcio come gioco. Il più bel gioco del mondo.
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