AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
07 Novembre 2024 - 11:41
Good News dalla Sanità Piemontese: la storia di una piccola sopravvissuta e del sistema sanitario che salva vite ogni giorno
Nel cuore del Piemonte, una nuova rubrica accende i riflettori sulle eccellenze della sanità regionale, raccontando storie spesso ignorate. La serie "Good News - Le buone notizie dalla sanità piemontese" porta alla ribalta esperienze che meritano attenzione. Come ha dichiarato l’assessore alla Sanità Federico Riboldi, «Le eccellenze della nostra sanità devono essere condivise e rese pubbliche!».
La Rete Neonatale del Piemonte: coordinazione e cura per i più piccoli...
L’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo, centro nevralgico della rete di terapia intensiva neonatale in Piemonte, ha recentemente raccontato la commovente storia di Selene, una bimba nata prematura alla ventiseiesima settimana. Selene, venuta alla luce il 7 giugno con un peso di soli 800 grammi, è stata accolta e curata con la massima attenzione dai medici del S. Croce, che hanno agito immediatamente per stabilizzare la neonata. Nata con i polmoni bianchi e un'infezione grave, Selene ha affrontato un percorso complesso ma supportato da un’eccezionale rete di specialisti.
Il papà di Selene racconta: «La tempestività e la coordinazione hanno fatto la differenza. Grazie all’intervento dei cardiochirurghi del Regina Margherita, che si sono spostati su Cuneo per riparare la rottura del dotto di Botallo, e al trattamento della retinopatia al Maria Vittoria, Selene ha ricevuto le cure necessarie senza rischi». Grazie a questa rete, Selene ha finalmente lasciato la terapia intensiva il 26 ottobre e può oggi godere dell’affetto della sua famiglia.
La Rete Neonatale del Piemonte
Alla guida della TIN del S. Croce di Cuneo, il dottor Andrea Sannia spiega come la struttura sia diventata un hub centrale, accogliendo casi complessi dagli ospedali di Verduno, Mondovì, Savigliano e Pinerolo. Grazie al Servizio di Trasporto Emergenza Neonatale (STEN), tra i primi in Italia, i neonati in condizioni critiche possono essere trasferiti in sicurezza. Livio Tranchida, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera, evidenzia che
«La nostra azienda è sempre più a misura di donna, con un percorso nascita che integra ostetricia e terapia intensiva neonatale in un’unica area, garantendo interventi multispecialistici di altissima qualità».
Il lavoro della TIN di Cuneo e della rete sanitaria piemontese ha portato a risultati eccezionali: nell'ultimo anno il tasso di mortalità neonatale è stato di soli 0,22 per mille, una cifra molto inferiore alla media nazionale. Questi numeri dimostrano l’efficacia di una struttura ben organizzata e della cooperazione tra i centri neonatali della regione.
L’assessore Federico Riboldi sottolinea l’importanza di queste reti: «La storia di Selene dimostra che gli ospedali piemontesi non sono isole, ma parte di un sistema integrato che porta risultati concreti. Vogliamo continuare a migliorare, ottimizzando le risorse e garantendo qualità e sicurezza per tutte le mamme e i neonati».
"Good News - Le buone notizie dalla sanità piemontese" continuerà a raccontare altre storie di eccellenza sanitaria, mostrando al pubblico come il sistema sanitario regionale si impegna ogni giorno per offrire cure all'avanguardia.
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.