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TORINO. Farmaco negato a malata: Saitta, "medici superficiali"

TORINO. Farmaco negato a malata: Saitta, "medici superficiali"

Antonio Saitta

"All'Asl di Vercelli è stato commesso un grave errore nel negare alla paziente malata di mesotelioma pleurico la somministrazione del farmaco Gemcitabina". Lo afferma l'assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta, intervendo sul caso della paziente settantenne, malata di mesotelioma pleurico sollevato, ieri, in un convegno. "Si tratta - dice - di un farmaco inserito nella legge 648/96 tra quelli che possono essere forniti in casi particolari senza attendere l'autorizzazione della Commissione farmaceutica interna dell'Asl, tanto più che nel caso in questione vi era la prescrizione di un medico specialista".

Per Saitta "non è stato un caso di malasanità, ma piuttosto di impreparazione e, temo, di superficialità da parte dei medici che hanno rifiutato il farmaco senza evidentemente ben conoscere le norme in materia. Sono certo che i vertici dell'Asl di Vercelli, oltre a scusarsi con la paziente e i suoi familiari, sapranno adottare i provvedimenti necessari nei confronti dei responsabili". "Il dramma dell'amianto e delle sue conseguenze su migliaia di persone nel Piemonte - aggiunge l'assessore -mi sta particolarmente a cuore: il prossimo 10 ottobre insieme all'assessore all'ambiente Valmaggia saremo a Casale Monferrato proprio per riavviare i lavori del Comitato strategico: c'è tanto lavoro da programmare per bonificare il Piemonte dall'amianto e per curare i pazienti affetti da mesotelioma.

Errori come quello di Vercelli non devono mai più ripetersi".

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