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TORINO. Locandina-scandalo: Pride, quanto pressapochismo

TORINO. Locandina-scandalo: Pride, quanto pressapochismo

Un'immagine scattata al Gay Pride di Torino (foto di Irene Salvi)

"Il pressapochismo e la scarsa conoscenza dei fatti, ancora una volta, hanno contribuito ad alimentare l'intolleranza nei confronti del mondo gay, lesbico, transessuale, queer e interesex". Lo sostiene il Coordinamento Torino Pride che in una nota precisa di non essere coinvolto nell'organizzazione della "Mostra Internazionale d'Arte LGBTE (La Grande Battaglia Trova Esito)", in programma alla Manifattura Tabacchi di Torino dall'8 settembre al 17 ottobre. "La mostra - spiega - non è stata organizzata da un'associazione del Cordinamento Torino Pride impegnata nella difesa de diritti e la sigla lgbte non deve essere confusa con LGBT, in quanto indica l'acronimo che dà il titolo all'esposizione 'La Grande Battaglia Trova Esito'. "Esimendoci dal dare giudizi artistici che non ci competono e che non siamo titolati a dare su questo progetto - afferma Donata Prosio, del Coordinamento Torino Pride - e mantenendo alcuni dubbi sulla modalità di concessione e revoca del patrocinio da parte del Comune di Torino, riteniamo fuori luogo e offensive le accuse rivolte da più parti al nostro movimento".

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