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02 Settembre 2014 - 12:39
Bellono Federico
Sono circa 14.000 i lavoratori di 130 aziende metalmeccaniche torinesi a rischio, che stanno usando pesantemente gli ammortizzatori sociali. Sulla metà incombono a breve i licenziamenti. E' la stima della Fiom che oggi ha presentato la festa torinese dell'organizzazione, al via venerdì 5 settembre ai Giardini Ginzburg sulle rive del Po.
Primo appuntamento l'incontro del leader nazionale Maurizio Landini con i delegati e nel pomeriggio e la partecipazione la sera a un dibattito con i deputati Giuseppe Civati (Pd) e Giorgio Airaudo (Sel).
"Sono 130 aziende oltre la cassa integrazione ordinaria, in alcuni casi già in procedura concorsuale. Ci vuole un cambio di passo sia a livello locale sia a livello nazionale", ha detto il segretario generale della Fiom torinese, Federico Bellono. Oltre alla De Tomaso, per la quale scade la cassa in deroga giovedì e lo stesso giorno è previsto un incontro a Roma, stanno finendo gli ammortizzatori sociali aziende come Agile, Johnson Control e Indesit. Altre come Bertone Stile, Rtm e Nuova Sinter del Canavese hanno in corso la procedura fallimentare. "Non vogliamo solo mettere insieme le disgrazie ma sottolineare che se non c'è una svolta delle politiche industriali da questa situazione non se ne esce", ha affermato Bellono.
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