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Lutto

Addio a Boetti, il giornalismo torinese perde un maestro

Storico giornalista de La Stampa e la Gazzetta del Popolo: il cordoglio dei colleghi. I funerali si svolgeranno lunedì alle 9,30 presso la Chiesa della Gran Madre di Dio

Addio a Gianpaolo Boetti: il giornalismo torinese perde un maestro

Addio a Gianpaolo Boetti: il giornalismo torinese perde un maestro

Il mondo del giornalismo torinese è in lutto per la scomparsa di Gianpaolo Boetti, avvenuta nella notte di venerdì 22 novembre. Una notizia che ha colpito profondamente la comunità giornalistica piemontese, diffusa dall'Associazione Stampa Subalpina. Boetti, figura storica del giornalismo, ha attraversato e raccontato oltre mezzo secolo di storia della città di Torino, lasciando un'impronta indelebile nel panorama mediatico locale.

Gianpaolo Boetti ha dedicato la sua vita professionale a due delle testate più importanti di Torino: la Gazzetta del Popolo e La Stampa. Il suo viaggio nel mondo del giornalismo è iniziato proprio alla Gazzetta del Popolo, dove ha scalato i ranghi fino a diventare redattore capo sotto la direzione di Michele Torre. La chiusura dello storico quotidiano nel 1984 non ha segnato la fine della sua carriera, ma piuttosto un nuovo inizio. Boetti è approdato a La Stampa, nella redazione Cronache Italiane, concludendo il suo percorso professionale come caporedattore nel 2002.

Gianpaolo Boetti

Il pensionamento non ha rappresentato per Boetti un punto di arrivo, ma piuttosto un'opportunità per continuare a contribuire al mondo del giornalismo. Ha intrapreso un innovativo progetto didattico al Liceo Classico Alfieri di Torino, dedicandosi alla formazione delle nuove generazioni di giornalisti. Inoltre, ha lavorato per preservare la memoria storica della Gazzetta del Popolo, raccogliendo le testimonianze dei suoi ex colleghi nel volume "Gazzetta del Popolo - Le voci dentro", pubblicato in occasione dei 160 anni dalla fondazione del giornale.

«Se n'è andato lasciandoci tutti più poveri – scrive l'Associazione Stampa Subalpinaprivi dei suoi consigli e dei suoi insegnamenti, e al contempo più ricchi e grati, proprio perché li abbiamo potuti avere».

Queste parole riassumono il sentimento di chi ha avuto il privilegio di conoscere e lavorare con Gianpaolo Boetti. Un professionista che ha saputo essere maestro di giornalismo e di vita, trasmettendo alle nuove generazioni non solo la tecnica del mestiere, ma soprattutto i valori fondanti della professione.

Con la sua scomparsa, Torino perde non solo un giornalista di razza, ma un testimone e un narratore della sua storia recente. Boetti è stato un punto di riferimento per la categoria e un esempio di come il giornalismo possa essere vissuto come missione al servizio della comunità, ben oltre i confini della professione attiva. I suoi insegnamenti e il suo impegno rimarranno impressi nella memoria di chi ha avuto la fortuna di incrociare il suo cammino.

I funerali di Gianpaolo Boetti si svolgeranno lunedì alle 9,30 presso la Chiesa della Gran Madre di Dio. Sarà un momento per rendere omaggio a un uomo che ha dedicato la sua vita alla narrazione della realtà, con passione e dedizione, lasciando un'eredità che continuerà a ispirare le future generazioni di giornalisti.

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