Furti sacrileghi nelle chiese di Torino e nei cimiteri della provincia, tabernacoli e bare violate dai ladri. Strane sparizioni che inducono la diocesi a inviare una circolare a tutti i parroci, perché "le comunità religiose contribuiscano a vigilare". E che fanno tornare l'ombra del satanismo sul capoluogo piemontese, la 'città magica' in cui leggende e simboli esoterici si mescolano alla storia dei santi sociali della Chiesa e a luoghi di culto frequentati da pellegrini di tutto il mondo. Ad alimentare il sospetto è stato lo stesso arcivescovo di Torino. "Ci sono persone che fanno parte di sette e usano le ostie consacrate per certi riti, non lo escludo a priori", afferma monsignore Cesare Nosiglia, senza far nulla per nascondere la sua preoccupazione. "E' probabile che questi ladri - sottolinea - pensano che le pissidi siano d'oro o d'argento. Ma le ostie consacrate sono sacre e rubarle è un sacrilegio". Da Natale a oggi sono cinque le chiese derubate. L'ultima mercoledì scorso, la Madonna di Pompei di via San Secondo, in piena Crocetta, il quartiere 'bene' di Torino. I ladri hanno sradicato dal muro l'intero tabernacolo della cappella feriale, con tutto il suo contenuto. In precedenza erano state ripulite le chiese di Rebaudengo e quelle di Collegno e Grugliasco, prima cintura del capoluogo. "A Torino sembra che siano sempre esistiti gruppi dediti a funzioni strane, bisogna evitare che possano appropriarsi facilmente delle ostie consacrate", sottolinea ancora monsignor Nosiglia. Che per questo motivo, con la circolare, ha scelto di appellarsi a tutta la comunità religiosa. E non esclude l'idea di installare sistemi di video sorveglianza. I furti sono stati commessi proprio in concomitanza con i ripetuti furti di ossa nei cimiteri del torinese sui quali la procura di Torino ha deciso di aprire un'indagine. Ed è proprio la notizia di oggi la profanazione di una tomba anche nel cimitero di Fontanetto Po, in provincia di Vercelli. Ignoti,la scorsa notte, hanno profanato il loculo di un uomo morto nel 1981 e ne hanno scoperchiato la bara con un'ascia, che è stata ritrovata tra le tombe. "Mi auguro che i responsabili di simili atti vengano individuati", commenta il sindaco del piccolo paese, Riccardo Vallino. Del caso si occupano i carabinieri. La pista del satanismo non viene esclusa.
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