Ricreare un ambiente il più familiare possibile in cui ci si sente anche tutt'uno con la natura per vivere l'esperienza ospedaliera e della malattia nel modo più sereno possibile. Con questo spirito è stata realizzata la nuova degenza di Oncoematologia pediatrica dell'ospedale infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino, diretto dalla professoressa Franca Fagioli. Si tratta di uno dei primi centri nazionali e internazionali dedicati a queste patologie che oggi hanno una probabilità di guarigione di oltre il 75%. Con un investimento di 1 milione da parte di Adisco e di 500 mila euro della Compagnia di San Paolo, il nuovo reparto è stato completamente ristrutturato e offre oggi 16 camere singole, una grande sala giochi, uno spazio adolescenti e aree per le attività educative, dal nido alla scuola. La scelta è stata di collocarlo vicino al Day Hospital e al Centro Trapianti Cellule Staminali per creare un percorso diagnostico-terapeutico sinergico e omogeneo per il paziente. Complessivamente si tratta di 900 metri quadri pensati per il benessere dei paziente e delle loro famiglie in coniugando umanizzazione e innovazione tecnologica. "Questo ospedale e l'intervento che presentiamo oggi - ha detto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio - sono un esempio per tutti, anche di generosità, ma essere bravi nel foundraising non deve essere un alibi per il Pubblico. Quello che è mancato in questi anni è la capacità gestionale della sanità piemontese e oggi chiedo scusa e mi impegno a provare a fare di più". Cirio ha poi osservato: "finché vivremo in un Paese in cui le politiche della sanità le fa l'assessore al bilancio non andremo da nessuna parte. Il primo impegno che prendo - ha ribadito - è mantenere l'identità e specificità di questo ospedale che starà fuori dalla Città della Salute". Per il rettore dell'Università Stefano Geuna il "lavoro di squadra fatto per questo reparto è un esempio di buona pratica", mentre il segretario generale della Compagnia di San Paolo, Alberto Anfossi, ha evidenziato le politiche della Fondazione: "Abbiamo deciso di dedicarci a progetti capaci di incidere concretamente sui bisogni della collettività. Il nostro impegno non si esaurisce qui - ha aggiunto - e abbiamo aperto in questi giorni un bando da 9,5 mln per attrezzature mediche innovative". Per la presidente Adisco Piemonte Maria Teresa Lavazza "oggi abbiamo raggiunto un grande traguardo e ci auguriamo che questo progetto possa invitare ancor più i torinesi a mostrare la propria solidarietà".
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