Un altro tassello è stato ritrovato, ma molti altri pezzi devono ancora essere riportati a casa. Era arrivata fino a Tokyo, al Museo nazionale dell'Arte occidentale, la preziosa opera trafugata dall'Arcivescovado di Torino. Si tratta di una pagina del Breviario di Ludovico da Romagnano, realizzato dal religioso alla fine del Quattrocento. I carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino l'hanno ritrovata dopo la segnalazione di un professore incaricato di catalogare i beni lasciati in eredità all'ente museale giapponese da un professore nipponico. A dare la conferma della provenienza torinese è stato don Alberto Nigra, collaboratore dell'archivio della Curia subalpina. L'opera è soltanto una delle centinaia di pagine sottratte dai volumi antichi dell'arcidiocesi tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio degli anni Novanta da un ex collaboratore della Curia, un illustre professore di chitarra classica al conservatorio di Torino che insieme alla moglie aveva ottenuto il compito di repertoriare i beni. Da appassionato di miniature antiche l'uomo, morto nel 2006, aveva approfittato della sua posizione per sottrarre centinaia di preziose pagine, tra cui quelle del breviario di Ludovico da Romagnano erano ben 32. Una parte di quelle pergamene sono state ritrovate nel 1996 a casa della coppia, che fu condannata. La restante parte era stata messa in commercio e ha continuato a circolare nel mercato dell'antiquariato. Quello lecito e quello illecito. È così che un professore giapponese di filologia occidentale ne è entrato in possesso attraverso un'asta organizzata in Europa. Un'altra pagina era stata trovata nel 2012 al Florida International Museum di St. Petersburg, con sede a Tampa, negli Stati Uniti. Altre ancora erano conservate da case d'asta di Colonia e di Monaco di Baviera, dove sono state rinvenute nel 2013 insieme a quelle del messale di Ludovico da Romagnano e dell'Antifonario di Giovanni da Desio, altre opere danneggiate. "Ogni pagina ha una base d'asta di circa 5mila euro, valore che poi sale", spiega il tenente colonnello Silvio Mele, comandante del nucleo Tpc di Torino. La pagina recuperata in Giappone, grazie alla collaborazione del museo di Tokyo, verrà riconsegnata all'Arcidiocesi di Torino. Nel frattempo la ricerca delle opere sottratte alla Curia continua.
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