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TORINO. Blutec: Ginatta libero, annullata misura cautelare

Torna libero Roberto Ginatta. Il Tribunale del riesame di Palermo ha annullato la misura cautelare degli arresti domiciliari per il presidente della Blutec nell'ambito dell'inchiesta sull'utilizzo dei fondi statali - circa 20 milioni di euro - per far ripartire la produzione nell'ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. Malversazione ai danni dello Stato l'accusa nei suoi confronti ipotizzata nel fascicolo, che ora passa alla Procura di Torino. Il Riesame ha infatti riconosciuto anche l'incompetenza territoriale della Procura di Termini Imerese sollevata dagli avvocati dello Studio legale Grande Stevens, che assistono l'imprenditore. Gli avvocati Michele Briamonte, Nicola Menardo e Stefania Nubile prendono atto "con favore" delle decisioni del riesame che, sostengono, "mettono in luce le criticità delle iniziative precedentemente assunte nei confronti degli amministratori di Blutec". Ginatta, sottolineano, "è pronto a difendere con forza, avanti all'Autorità Giudiziaria competente, la legittimità dell'operato della società sul progetto di riqualificazione di Termini Imerese, auspicando che i rilevanti sforzi sino ad oggi profusi per il rilancio del sito e dell'occupazione non siano vanificati dalle vicende occorse nelle ultime settimane". Nei prossimi giorni il riesame si occuperà anche della posizione di Cosimo Di Cursi, amministratore delegato della Blutec, colosso dell'automotive in amministrazione giudiziaria dopo il sequestro della società disposta dai magistrati. I legali del manager, alla luce del provvedimento nei confronti di Ginatta, si attendono che il gip prenda atto del fatto che manca il requisito essenziale del 'giudice naturale'. E che la misura cautelare venga annullata anche nei suoi confronti.
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