L'analisi costi-benefici non c'è ancora, ma sulla Tav spuntano i conti 'paralleli' della Lega a dire "che l'opera va completata, che serve all'Italia, che sono maggiori i costi per sospenderla rispetto ad ultimarla". A tirarli fuori è il vicepremier Matteo Salvini, che invece il pentastellato Danilo Toninelli avrebbe voluto vedere a Pioltello, nell'anniversario della tragedia ferroviaria che causò la morte di tre passeggeri e il ferimento di altri 46. Perché "la più grande opera in questo Paese - dice il ministro dei Trasporti - è evitare che ci siano altri morti di Stato per incidenti conseguenti alla cattiva manutenzione". Nel giorno in cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricorda le vittime del regionale 10452, sottolineando che la sicurezza dei trasporti e l'efficienza del servizio "fanno parte della qualità della vita e della libertà stessa", si riaccende lo scontro nel governo sulla Torino-Lione. "Va fatta" dice Salvini, annunciando l'intenzione di visitare la prossima settimana Chiomonte, "dove le forze dell'ordine vivono da mesi per difendere un cantiere della Tav spesso oggetto di violenze". I 5 stelle, dal canto loro, si aggrappano invece al contratto di governo. "Abbiamo cambiato metodo, perché un'opera così rilevante - sostiene il premier Giuseppe Conte - ci obbliga responsabilmente a recuperare le valutazioni che sono ancora attuali visto che questo benedetto buco non è ancora stato realizzato. E' così da irresponsabili?". Il ministro Toninelli aveva annunciato una decisione entro la fine di gennaio ma i tempi rischiano di allungarsi ancora, mentre l'analisi costi-benefici è ferma al ministero delle Infrastrutture nonostante le pressioni della Francia e dell'Unione Europea e il rischio di perdere i fondi già stanziati per l'opera. "Noi non l'abbiamo ancora vista - dice il viceministro all'Economia Massimo Garavaglia - ma ci sono anticipazioni abbastanza surreali. Ad esempio si considera una perdita le mancate accise sul gasolio dei tir: va bene tutto, ma considerare una perdita l'avere meno tir sulle nostre autostrade mi sembra un paradosso". Ribadiscono "l'esigenza dell'economia locale nei confronti della realizzazione della Tav" i rappresentanti del sistema delle imprese, del lavoro, della cooperazione e delle professioni. Che, riuniti oggi a Torino, chiedono "la pubblicazione dei bandi di gara previsti, anche al fine di scongiurare azioni di responsabilità per danni o perdita di contributi". La scelta, rimarcano fonti della Lega, è però politica e non tecnica. "Io ho dei numeri forniti da alcuni tecnici ma aspetto di leggere i numeri della commissione - insiste Salvini - Poi ci confronteremo serenamente all'interno del governo". Forza Italia, invece, auspica lo strappo e, per bocca del presidente del Parlamento Europeo, chiede alla Lega di avere "il coraggio di far cadere il governo se il Movimento 5 Stelle non vuole realizzare la Tav".
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