"Voglio insegnare agli altri ad utilizzare il cellulare perché non si ammalino". Così Roberto Romeo, dipendente di una grande azienda italiana a cui, nel 2010, era stato diagnosticato un neurinoma dell'acustico all'orecchio destro a causa della prolungata esposizione lavorativa alle frequenze emesse dal telefonino. Il 30 marzo 2018, rappresentato dallo studio Ambrosio&Commodo di Torino, ha vinto una causa civile contro l'Inail. Lo studio Ambrosio&Commodo è lo stesso che ha assistito l'Associazione per la prevenzione e la lotta all'elettrosmog nel ricorso al Tar del Lazio che ha imposto ai ministeri di adottare una campagna informativa sui rischi per la salute e per l'ambiente connessi all'uso improprio dei telefonini. "Il mio orecchio ormai è andato, non c'è più nulla da fare. Ma posso andare nelle scuole a fare formazione per evitare che a qualcun altro succeda quello che è successo a me - aggiunge - Nell'azienda in cui lavoravo e lavoro tutt'ora non hanno ancora organizzato la formazione, ma, almeno, hanno fornito auricolari a filo".
Tumore da uso cellulare, Masiero 'I giovani i più a rischio'
"Un segnale importante e forte. Da tempo, e senza ottenere risposte, chiedevamo ai Ministeri di informare la popolazione sui rischi dei dispositivi mobili. Rischi che non possiamo sottovalutare, come dimostrano innumerevoli studi scientifici". Così l'architetto Laura Masiero, presidente dell'Associazione per la prevenzione e la lotta all'elettrosmog, commenta, in videoconferenza con lo studio legale Ambrosio&Commodo di Torino, la sentenza del Tar del Lazio che ha imposto al Governo di adottare una campagna informativa sulle conseguenze di un uso improprio del telefonino. "Tra i soggetti più a rischio - continua - ci sono i bambini, che spesso giocano con il cellulare dei genitori, e i ragazzi, che si addormentano con le cuffie nell'orecchio e hanno il telefonino sempre in tasca. I cellulari non sono giocattoli, ma una tecnologia che è utile ma che va usata adeguatamente: i cittadini devono essere informati. Vigileremo sulla campagna - conclude - E ci prepariamo alla prossima battaglia: quella nei confronti della rete 5G".
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.