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TORINO. Clima: la neutralità carbonica entro il 2060

TORINO. Clima: la neutralità carbonica entro il 2060
Azioni politiche strategiche, investimenti, promozione di un clima di fiducia e del dialogo internazionale. Questi gli elementi necessari per determinare il futuro mix energetico su cui i Paesi dovranno puntare sempre di più per rispondere al fabbisogno energetico secondo gli esperti del VII Global Energy Prize Summit che si è riunito a Torino nel quale è stato evidenziato come "il settore energetico potrebbe raggiungere la neutralità carbonica entro il 2060 ma questo percorso richiederà provvedimenti senza precedenti a supporto dell'innovazione". Dalle relazioni degli esperti, membri della Commissione o vincitori del Global Energy Prize come il premio Nobel Rodney John Allam, Thomas Blees e Dominique Fache, sono emerse, fra l'altro, la necessità di un supporto della politica per la gestione degli investimenti nel settore R&D e l'importanza dell'impatto delle tecnologie digitali nel settore dell'energia che "aprono nuove importanti opportunità ma vanno regolamentate contro il rischio di terrorismo energetico". A fare gli onori di casa il rettore del Politecnico, Guido Saracco e il professor Francesco Profumo. "Dal punto di vista dell'energia elettrica - spiega - si deve lavorare su produzione, trasferimento e utilizzo". Dal canto suo Stefano Lo Russo, professore ordinario di Petroleum and mining geology e Geothermal Energy al Politecnico, ha osservato come nell'area euroasiatica ci siano "due grandi aree di consumo e una di produzione che devono necessariamente dialogare tra loro".
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