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TORINO. Cinque casi di tubercolosi all'ex Moi. Per l' Asl non c'è epidemia

I cinque casi di tubercolosi diagnosticati tra i profughi delle palazzine ex Moi di Torino "sono sporadici e sotto controllo, non è un'epidemia e non c'è nulla di cui preoccuparsi". Lo afferma Roberto Testi, direttore del dipartimento di Prevenzione dell'Asl di Torino. "Chi è venuto a contatto con queste persone - spiega - è stato sottoposto a profilassi. L'attività di controllo, già presente all'interno dell'ex Moi, verrà rafforzata, ma questi casi non hanno aumentato minimamente l'incidenza della tubercolosi in Piemonte". Silvia Fregolent, chiede "l'evacuazione forzata delle Palazzine Ex-Moi per gravi problemi sanitari e di pubblica sicurezza. Il Prefetto intervenga e prenda finalmente atto che il piano di censimento e sgombero annunciato da oltre un anno dall'amministrazione comunale guidata dal M5S è fallito. Continuare a rimandare ogni intervento risolutore significa non solo abbandonare al degrado urbano e sociale i residenti della zona ma anche non tutelare l'integrità dei cittadini stranieri presenti nelle palazzine che stanno vivendo ormai in una contesto abitativo pericolosissimo e fuori controllo dove risse, furti, aggressioni e spaccio di droga sono all'ordine del giorno. E ora si aggiunge l'emergenza sanitaria". Sull'argomento interviene anche la deputata Augusta Montaruli (FdI): "All'occupazione dell'ex Moi si sommano le emergenze e diventa sempre più pericolosa una situazione ingestita e ingestibile". Maurizio Marrone, dirigente nazionale FdI, aggiunge: "Da emergenza di ordine pubblico a emergenza criminale a emergenza sanitaria".
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