Il passo tanto atteso è arrivato. La sindaca di Torino Chiara Appendino ha inviato la lettera al Coni con la quale esprime la "manifestazione d'interesse" della Città per le Olimpiadi e le Paralimpiadi Invernali del 2026. L'iniziativa della prima cittadina anticipa di due giorni la seduta del consiglio comunale di Torino che lunedì pomeriggio è chiamato a votare le 'mozioni olimpiche'. Ed è una scelta "appoggiata" dal gruppo consiliare M5s, che evidentemente l'ha condivisa nella riunione di maggioranza di ieri sera, ed apprezzata dalle opposizioni, anche se il Pd la reputa uno strappo. Mandarla "prima della discussione in consiglio - è la critica del segretario cittadino Carretta e del capogruppo Lo Russo - non è un gesto di forza ma solo un escamotage tattico che fa emergere la paura ed è un segno di grande debolezza politica". Con la comunicazione al comitato olimpico nazionale, si avvia, in pratica, l'iter verso una possibile futura candidatura di un'Olimpiade low cost e a 'misura' di M5s, vent'anni dopo Torino 2006. "E' il passo necessario - ha spiegato la sindaca - per poter accedere alla fase di dialogo col Cio, nella quale si potranno approfondire rischi e opportunità di un'eventuale candidatura. Nei prossimi mesi lavoreremo al fine di individuare i presupposti di fattibilità che abbiano come prerogativa la sostenibilità economica, ambientale e sociale". Concetti ribaditi dal gruppo M5s in Sala Rossa, nel quale restano differenze di vedute sull'organizzazione di un grande evento come un'Olimpiade, manifestate lunedì scorso con l'assenza in consiglio di 4 'dissidenti. Ma gli incontri degli ultimi giorni hanno smussato gli angoli. "Nel rispetto delle valutazioni personali dei singoli consiglieri, il gruppo appoggia la decisione della sindaca con l'obiettivo di procedere compatti sullo studio critico e condiviso di quanto avverrà già da domani. Il M5s lavorerà con serietà nei prossimi mesi per capire se esistano i presupposti di sostenibilità economica, ambientale e sociale per procedere a un'eventuale candidatura". La lettera della sindaca Appendino segue di tre giorni la mozione unitaria approvata dal consiglio della Città Metropolitana di Torino. E se presumibilmente raffredda l'atmosfera del prossimo consiglio comunale, è destinata a riscaldare il fronte degli oppositori a prescindere, che si ritroveranno lunedì davanti al Municipio per protestare contro "l'inciucio olimpico". I Radicali dell'Associazione Aglietta, invece, continuano a chiedere un referendum: "La scelta della sindaca - affermano Igor Boni e Silvio Viale - non soddisfa l'esigenza che tutti i torinesi possano esprimere il loro parere rispetto a una scelta così importante. E' incredibile che a Torino nessun consigliere abbia presentato in Consiglio Comunale una richiesta di consultazione popolare". Osvaldo Napoli, capogruppo di Forza Italia, auspica "che tutto il M5s segua l'impegno della sindaca, senza spinte negative nel proseguimento della proposta". Fabrizio Ricca, capogruppo della Lega, vede un altro rischio: "Spero - dice - che non modifichi la mozione per pagare 'marchette' elettorali a frange antagoniste".
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