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TORINO. Case sulla Terra e industrie su altri pianeti, l'idea di Cox

TORINO. Case sulla Terra e industrie su altri pianeti, l'idea di Cox
Guardiamo all'universo "non per fuggire dalla Terra ma per renderla migliore ed è ora che dobbiamo fare il salto". Investire oggi nella ricerca per realizzare cose che possono adesso sembrare impossibili è la sfida da cogliere secondo Brian Cox, fisico delle particelle e star della divulgazione scientifica che per il suo primo live show italiano ha scelto Torino, dove sarà questa sera nell'aula magna della Cavallerizza. Questa mattina è stato ospite della Facoltà di Fisica dell'Università. Inevitabile la domanda sulla missione SpaceX di Elon Musk. "Ci siamo parlati - racconta Cox - e si è detto che la Terra è il posto migliore che abbiamo a dobbiamo proteggerla, rendendola magari in futuro un pianeta 'residenziale' con le industrie fuori dal pianeta". Elevare la civiltà, dunque, "senza danneggiare il nostro pianeta ma migliorandolo" spiega Cox secondo cui "la sfida si gioca nei prossimi 10-20 anni. Se riusciamo a mettere in moto quello che serve in questo arco di tempo - dice - saremo davvero una specie multipianeta e potremo sentirci tranquilli per la nostra sopravvivenza futura". Gli show scientifici di Cox, autore anche di 'Universal, una guida al cosmo', attirano un pubblico che va dalle famiglie agli accademici usando un modo di fare comunicazione scientifica per tutti. "C'è grande interesse perché il cosmo fa emergere tutte le grandi domande" osserva Cox secondo cui per combattere la diffidenza che a volte c'è verso la scienza serve "maggiore conoscenza e informazione". A sottolineare l'importanza della divulgazione scientifica anche il rettore Gianmaria Ajani. "Le università - dice - devono saper raccontare e far conoscere quello che fanno così le persone riusciranno a sentire la ricerca come qualcosa che appartiene a tutti e che ha ricadute sulla vita di tutti".
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