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TORINO. Migranti: nelle case popolari informazioni anche in arabo

TORINO. Migranti: nelle case popolari informazioni anche in arabo

(foto d'archivio)

Agevolare il dialogo con le famiglie islamiche che vivono nelle case popolari di Torino. E' questo l'obiettivo del protocollo d'intesa firmato dal presidente dell'Atc del Piemonte Centrale Marcello Mazzù e dal presidente della Federazione Islamica del Piemonte Mustapha Hajraoui. La Federazione è disponibile a tradurre in lingua araba regolamenti e atti amministrativi, ma anche a portare a conoscenza dell'Agenzia situazioni che richiedano interventi di mediazione dovuti ad aspetti culturali o di lingua. La percentuale di famiglie straniere che vivono nelle case Atc è del 17% e, di queste, più della metà proviene da paesi di lingua araba (41,9% Marocco, 10,2% Tunisia, 4,8% Egitto, seguiti da Algeria, Congo, Costa d'Avorio, Ghana). "Atc e la Federazione - si legge nel documento - si impegnano ad agevolare percorsi di comunicazione, di conoscenza e di condivisione delle regole di convivenza e di uso degli alloggi sociali". "Si tratta del primo esempio di un protocollo di questo tipo per un ente che gestisce edilizia pubblica e sono certo che la collaborazione sarà utile", spiega Mazzù. La Federazione Regionale Islamica del Piemonte, costituita con atto pubblico il 19 febbraio 2016, fa capo alla Confederazione Islamica nazionale che, nel febbraio dello scorso anno, ha sottoscritto il 'Patto nazionale per un Islam italiano' con il Ministero dell'Interno.
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