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TORINO. Lavoro: Embraco, cancellati tutti gli accordi aziendali

L'Embraco, azienda del gruppo Whirpool, che occupa circa 550 lavoratori e produce compressori per sistemi di refrigerazione per il mercato europeo, ha cancellato tutti gli accordi aziendali, tagliando quella parte di retribuzione dei lavoratori contrattata a livello aziendale. Già pochi anni fa - ricorda la Fiom - i lavoratori avevano accettato un taglio di circa il 25% delle retribuzioni in cambio della promessa di investimenti, nuove produzioni e occupazione per 500 lavoratori. La vicenda Embraco sarà al centro dell'incontro di domani, alle 9, all'assessorato del Lavoro della Regione Piemonte. "Ancora una volta la multinazionale Whirlpool - commentano Lino La Mendola e Ugo Bolognesi della Fiom - scarica le sue responsabilità sui lavoratori: disdettare gli accordi aziendali è un ulteriore segno di disimpegno ma soprattutto una misura inutile, tanto più in assenza di un piano industriale. D'altra parte è da 15 anni che in questo Paese non si fa altro che emanare leggi, dal libro bianco di Maroni al Jobs Act di Renzi, che minano i diritti dei lavoratori". Alla vicenda Embraco - spiega la Fiom - è stata dedicata questa mattina un'audizione presso la Commissione Lavoro del Comune di Torino, alla presenza dell'assessore Alberto Sacco. Ai consiglieri comunali è stata ricostruita la vicenda, con particolare riferimento al fatto che la multinazionale Whirpool negli anni ha beneficiato di ingenti finanziamenti pubblici, ma non ha mantenuto gli impegni per quanto riguarda i piani su investimenti e occupazione. La commissione si è impegnata a presentare un ordine del giorno in Consiglio Comunale e a organizzare iniziative con tutti i Comuni interessati dalla vicenda Embraco. Dagli interventi dei consiglieri comunali è emersa la necessità di coinvolgere anche la Città Metropolitana.
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