Chiude con venti milioni di spesa in meno rispetto a cinque anni fa, e con un avanzo di undici milioni di euro, il rendiconto 2016 del Consiglio regionale del Piemonte. Una operazione di risanamento dei conti avviata da tempo, mentre in Parlamento si discute dei vitalizi dei parlamentari, che fa dell'istituzione "una delle più virtuose in Italia", sottolinea il suo presidente Mauro Laus, che annuncia per settembre un progetto di legge sui costi di funzionamento dei gruppi consiliari. Dopo le polemiche per quelle che sono passate alle cronache come 'spese pazze', che hanno portato alla condanna di dieci ex consiglieri regionali, il risanamento è stato profondo. "Abbiamo portato il costo del Consiglio regionale - spiega Laus - dai 68 milioni di euro del 2012 agli attuali 48 milioni. E il costo di funzionamento dei gruppi consiliari è passato da oltre 2 milioni a circa 175 mila euro". I vitalizi, che tanto fanno discutere a livello nazionale, sono stati aboliti da questa legislatura, con il Movimento 5 Stelle che chiede di eliminare anche quelli pregressi "che ancora gravano sulle spalle dei cittadini". "Il percorso per il contenimento dei costi della politica è terminato, non riesco a vedere dove si possano fare ulteriori economie. Il nostro Consiglio - ribadisce Laus - è uno dei più virtuosi d'Italia, e i presidenti di Giunta e Consiglio sono fra i meno pagati". Resta ancora un piccolo passo da fare. Quello, appunto, annunciato con sua la proposta di legge per le spese dei gruppi politici. Tremilacinquecento euro l'anno, non di più, con la loro responsabilità in capo ai rispettivi presidenti. "Lo richiede la normativa, la logica, ma anche la democrazia: avere un minimo di autonomia economica - osserva - permette anche all'opposizione di svolgere appieno il suo ruolo di informazione e di controllo". Il Piemonte entra così nel novero della Regioni con i costi della politica più bassi d'Italia. "Siamo di gran lunga meno pagati rispetto a Regioni come Valle d'Aosta, Molise o Basilicata - fa notare il capogruppo Pd Davide Gariglio - per non parlare del Parlamento nazionale, che ogni tanto mette dei paletti a noi, senza però toccare un centesimo in casa propria". "E' stata riportata la giusta credibilità su questi temi", aggiunge il capogruppo di Sel, Marco Grimaldi. E se per i pentastellati "si può fare ancora molto", il centrodestra mette in guardia dalle conseguenze di eccessivi tagli. "Ridurre le spese in modo indiscriminato è un limite alla democrazia e al buon operato dei consiglieri", sostiene il capogruppo Mns, Gian Luca Vignale, mentre l'indennità, sostiene il capogruppo di Forza Italia Gilberto
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