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TORINO. Tav: accordo a Torino, no licenziamenti in cantiere

TORINO. Tav: accordo a Torino, no licenziamenti in cantiere

tunnel Tav

Nei cantieri della Torino-Lione non si procederà unilateralmente alla riduzione del personale ma si cercheranno soluzioni condivise. È quanto hanno concordato Regione Piemonte, rappresentata dal presidente Sergio Chiamparino, il prefetto di Torino Renato Sacconi, il direttore generale di Telt Mario Virano, il commissario di governo per la Torino-Lione Paolo Foietta e i sindacati. Al centro dell'incontro la situazione dei circa 50 dipendenti del cantiere di Chiomonte dell'azienda Venaus Scarl, che rischiano in autunno di restare senza lavoro. Nel documento approvato in prefettura si stabilisce anche che nei prossimi bandi di gara sarà verificata l'applicabilità di clausole sociali. Il 27 luglio ci sarà un nuovo incontro in Regione. "È stato un incontro proficuo, abbiamo condiviso l'impegno ad evitare i licenziamenti attuali e futuri. A noi interessa garantire l'occupazione e che questa sia della valle. Dal 2012 questi operai hanno subito sassaiole, insulti e minacce, non possono essere trattati come lavoratori generici. In questi nove giorni di sciopero hanno garantito la sicurezza del cantiere e la manutenzione delle macchine a costo zero per l'azienda", spiegano Marco Bosio della Fillea Cgil Torino, Claudio Papa della Feneal Uil Piemonte e Gerlando Castelli della Filcams Cisl Torino. "Oggi - spiega Foietta - abbiamo avviato un percorso, con spirito costruttivo, per garantire non solo la continuità del lavoro al cantiere ma anche quella dei lavoratori della valle". "Ci siamo impegnati a consegnare entro mercoledì, quando si riunirà il tavolo tecnico in Regione, un programma di lavori che preveda la continuità delle attività evidenziando eventuali punti critici che non dipendono da noi e l'impegno a monitorare la situazione", osserva Virano. "Tra le proposte su cui ragioneremo c'è l'applicazione della modalità adottata per il terzo valico, una sorta di premialità per le aziende che quando vincono una gara s'impegnano ad assumere i lavoratori già in servizio nel cantiere", spiega Chiamparino.
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