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TORINO. Moda: Confartigianato, dai falsi danni a imprese

TORINO. Moda: Confartigianato, dai falsi danni a imprese

Confartigianato

"La moda italiana è la più bella del mondo ma anche la più copiata: un primato negativo, quello della contraffazione, che colpisce le nostre imprese del settore sottraendo loro 9,9 miliardi l'anno in termini di mancate vendite. I danni della contraffazione si riflettono anche sull'occupazione, impedendo alle imprese di creare 88.500 posti di lavoro". A lanciare l'allarme è Confartigianato Imprese Piemonte. "I falsi sottolinea il presidente Giorgio Felici - colpiscono uno dei settori più vitali del made in Italy e ad altissima vocazione artigiana, infatti, nel fashion operano in Piemonte 5.049 imprese artigiane, posizionandosi al sesto posto della classifica regionale. La contraffazione, l'abusivismo, il lavoro nero sono tante facce di un fenomeno che mina l'economia, i consumatori e gli artigiani. Maggiormente colpiti da questo fenomeno sono i settori dell'abbigliamento e dei gioielli. Tutto questo non significa solo minor reddito per gli imprenditori onesti ma anche migliaia di posti di lavoro in meno per i nostri giovani". Cina, Turchia e Tailandia sono i primi tre Paesi da cui proviene la maggior parte delle merci taroccate della moda destinate al mercato europeo e che transitano soprattutto a Hong Kong, Singapore e Iran. Dalla Cina, in particolare, arriva il 41,8% dei prodotti sequestrati nell'Unione europea nel 2015.
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