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TORINO. Lavoro: Savio conferma a Regione licenziamenti

TORINO. Lavoro: Savio conferma a Regione licenziamenti

Savio di Chiusa San Michele

Il presidente della Regione Sergio Chiamparino e l'assessora al Lavoro Gianna Pentenero hanno incontrato questa mattina la proprietà della Savio di Chiusa San Michele, dopo la chiusura con mancato accordo del tavolo ministeriale. L'azienda ha ribadito l'indisponibilità a ricorrere agli ammortizzatori sociali ma ha garantito l'impegno a lavorare per una ricollocazione diretta di gran parte delle lavoratrici e dei lavoratori in esubero, e a verificare con cadenza periodica con la Regione l'esito di questo impegno. La Regione Piemonte, anche in questo caso, metterà a disposizione dei lavoratori gli strumenti previsti dalle norme regionali e nazionali per il reimpiego. Il presidente della Regione - rende noto la Fiom - ha anche ricevuto una delegazione di lavoratori, in presidio in piazza Castello. "Il quadro che emerge - commenta Marinella Baltera, responsabile della Savio per la Fiom -è che la Savio ha fatto da cassaforte per tutte le attività estere e di altre aziende, vedi Thesan, e oggi è esposta in termini finanziari: per questo, per risanare i bilanci, deve sacrificare fino a un massimo di 82 lavoratori. Una situazione indegna di chi si richiama a valori morali in contrasto alle azioni intraprese: alla fine sono i poteri finanziari a decidere la sorte dei lavoratori. La vicenda si conclude in maniera drammatica, le nostre strutture sono a disposizione dei lavoratori che vorranno impugnare il licenziamento". "Temiamo che questa tornata di licenziamenti non sia la conclusione di una vicenda che assieme ai lavoratori continueremo a monitorare anche in futuro", aggiunge Edi Lazzi, responsabile della Fiom-Cgil di Collegno.
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