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TORINO. Prefetto, chiedo scusa, non previsti rischi da piazza

TORINO. Prefetto, chiedo scusa, non previsti rischi da piazza

Piazza San Carlo nella serata della finale di Champions League

"Io sono il responsabile generale dell'ordine e della sicurezza pubblica e quindi rientro tra le persone che devono chiedere scusa. Però guardando al futuro, e imparando da questa lezione così dura". Le scuse per quanto accaduto a Torino, con il panico che ha travolto la piazza sabato scorso, arrivano - in un'intervista a La Stampa - dal prefetto Renato Saccone. Il prefetto di Torino spiega così cosa è mancato: "Piazza San Carlo non è solo un salotto, ma il luogo dove ci sono stati eventi da quarantamila persone: noi abbiamo adottato tutte le misure che servono a proteggerla dall'attacco esterno, come se fosse un fortino. Però non abbiamo previsto che dall'interno si potesse creare una situazione così pericolosa". Parlando del tappeto di vetri, che ha provocato la maggior parte dei feriti, osserva che "c'era un pubblico compatto, omogeneo, giovane, abituato agli eventi. Questo non ha fatto scattare il ragionamento sul vetro, che tendenzialmente, viene collegato alla possibilità di scontri, o di fazioni, quando le bottiglie diventano un possibile strumento offensivo. Questo ragionamento non regge più". Ora, osserva, "come indicato dal ministro Marco Minniti e previsto dalla direttiva Gabrielli, bisogna andare oltre nel coordinamento, attraverso una grande collaborazione con Comune, Protezione civile, organizzatori degli eventi. Questo presuppone un maggiore impiego di steward, con una visione degli spazi più riquadrata".
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