"I fatti di piazza San Carlo di sabato sera ci hanno profondamente colpito, non solamente perché un momento di festa si è trasformato in terrore e sofferenza, ma perché la ragione, che in un primo momento era stata ricondotta a degli atti scellerati di pochi incoscienti perpetrati in un clima di incertezza globale, ora resta ancora ignota". Così la sindaca di Torino, Chiara Appendino, nel corso delle comunicazioni al Consiglio comunale. La piaga dei venditori abusivi "è un grave problema che può essere affrontato solo grazie a ulteriori azioni di prevenzione e repressione, che devono necessariamente essere condivise da tutte le forze dell'ordine". Così la sindaca di Torino Chiara Appendino nelle comunicazioni in Consiglio sui fatti di piazza San Carlo. "Solo in questo modo pensiamo - ha aggiunto - che il fenomeno possa essere definitivamente arginato". Il Comune di Torino "sta valutando l'ipotesi di autorizzare in sede di Comitato Provinciale per la Sicurezza tutte quelle manifestazioni di piazza che per le loro caratteristiche possono costituire un luogo nel quale possa generarsi un pericolo per la sicurezza e, dunque, in quella sede valutare eventuali prescrizioni aggiuntive necessarie". Così la sindaca di Torino, Chiara Appendino, nelle comunicazioni al Consiglio comunale sui fatti di piazza San Carlo. "Il passaggio al Comitato non rappresenta solamente una formalità - aggiunge la Appendino - ma il luogo nel quale tutte le istituzioni possono, collaborando, mettere a sistema le risorse al fine di potenziarne gli effetti". "Certamente l'introduzione di prescrizioni, dopo i fatti di sabato, dovrà essere un tema centrale per la sicurezza degli eventi, dalle partite ai concerti in piazza, fino ai festeggiamenti per il capodanno quando, tipicamente, sono molte le persone in piazza munite di bottiglia, non solo nella nostra Città ma a livello nazionale". "Pur non volendo per alcun motivo rinunciare alla fruizione delle pubbliche piazze, sarà necessario tenere in considerazione l'utilizzo anche di altri luoghi consoni ad ospitare questo tipo di eventi". Lo ha detto la sindaca di Torino, Chiara Appendino, nelle comunicazioni al Consiglio comunale sui fatti di piazza San Carlo. "Gli organizzatori e, in questo caso, le società sportive interessate, che hanno fornito il medesimo supporto garantito negli eventi tenuti in passato, saranno coinvolti in questa analisi - ha aggiunto al riguardo - chiedendo loro la disponibilità anche degli impianti di loro proprietà"."Non possiamo cedere alla paura, non possiamo farci vincere da questo nervosismo diffuso grazie al terrore che ha visto tanti luoghi teatro di fatti tragici, ma tutto questo si deve coniugare con azioni che, seppur auspicate da molto tempo, non sono al momento state attuate". Così la sindaca di Torino, Chiara Appendino, nel corso delle comunicazioni al Consiglio comunale sui fatti di sabato sera in piazza San Carlo. Il servizio di controllo nel centro di Torino, per il maxischermo in piazza San Carlo, è cominciato alla mezzanotte tra venerdì e sabato. Lo ha spiegato la sindaca Chiara Appendino, nelle comunicazioni al consiglio comunale, leggendo la relazione del comandante della Polizia Municipale. Nel centro della città sono stati impiegati 106 vigili urbani e altri 20 nel Parco Dora, dove era installato il secondo maxischermo, "con compiti di viabilità e di polizia annonaria". Nei controlli sono stati multati - nelle primissime ore di sabato mattina - due furgoni fermi in piazza Cln (a poche decine di metri da piazza San Carlo) e altri 4 in piazza Castello. Durante tutto il servizio, sono stati identificati 34 abusivi su furgoni attrezzati per la vendita, sequestrata merce non deperibile in via XX Settembre e accertata l'inottemperanza di un esercizio commerciale in piazza San Carlo all'ordinanza del Questore che imponeva di rimuovere o mettere in sicurezza dei dehors.
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