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04 Maggio 2017 - 14:10
Il consiglio comunale di Torino, con il voto favorevole della maggioranza e con le opposizioni che non hanno partecipato alla votazione, ha approvato questa notte il bilancio di previsione. "Se abbiamo tagliato è perché le casse erano vuote. Abbiamo fatto delle scelte di cui ci assumiamo la responsabilità - spiega il capogruppo M5s Alberto Unia -. Spero che da domani la smetteremo di parlare di noi e cominceremo tutti a parlare di cose, a pensare ai problemi da risolvere, a stare più sui contenuti e sul merito".
"Verrà sempre in primo piano il bene della città e dei cittadini - aggiunge il capogruppo pentastellato -. Il nostro gruppo è disponibile a un percorso comune sulle cose condivisibili, faccio appello per evitare gli scontri e fare bene".
Critiche, nelle dichiarazioni di voto, le opposizioni, che contestano il mancato inserimento nel previsionale per il 2018 dei fondi per infra.to, che l'amministrazione comunale ha spiegato di voler fare in sede di variazione di bilancio, a conclusione delle procedure relative al debito fuori bilancio.
Il capogruppo Pd in Consiglio comunale, Stefano Lo Russo, parla di "elementi di critica strutturale" e di "assenza totale di visione strategica su partite importanti come le politiche sulle entrate e le dismissioni".
Per Lo Russo si tratta di un "bilancio non in pareggio neanche formalmente" e che "bastona i torinesi" e "non merita neanche il voto contrario". Per l'ex sindaco Piero Fassino "l'amministrazione sta creando le condizioni per andare in dissesto quando si andrà all'assestamento".
"Se chi ha governato Torino per 23 anni ci ha messi in condizioni critiche, la nuova amministrazione non è stata capace di trovare una soluzione - rincara la dose il capogruppo della Lega Nord, Fabrizio Ricca -. Questo è un bilancio come quello di una famiglia che non ha i soldi e usa le carte di credito per fare la spesa. Andare verso il pre-dissesto è giocare d'azzardo col futuro della città".
"Doveva essere il primo bilancio di un'amministrazione che voleva ridurre le file davanti alle mense - fa notare il capogruppo dei Moderati, Silvio Magliano - invece è un bilancio in cui emergono idee forti come quelle sulle scuole paritarie che vengono considerate 'scuole degli altri'. Quello che dovremo affrontare è la risposta che dovremo dare alla città che tutto si merita tranne che andare a sbattere".
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