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TORINO. Sanità: in Piemonte evitabili 50% amputazioni

TORINO. Sanità: in Piemonte evitabili 50% amputazioni

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Il 50% di interventi d'amputazione degli arti effettuati in Piemonte nel 2016, era evitabile. E' emerso da un convegno a Torino su "Le rivascolarizzazioni femoro-distali. Come quando e perché? Progetto di prevenzione delle amputazioni" che ha visto riuniti specialisti di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. I lavori si sono conclusi con la proposta di lanciare una campagna di informazione sulla prevenzione delle amputazioni per cause vascolari. Si tratta, infatti, di operazioni mutilanti, per la maggioranza dei casi originati dall'arteriosclerosi: solo in Piemonte più di 1.000 all'anno, 10 mila in tutta Italia. Alla presenza dell'assessore regionale alla Sanità ( e coordinatore nazionale degli assessori alla Sanità) Antonio Saitta, sono intervenuti chirurghi vascolari, radiologi, interventisti, diabetologi, vulnologi. Le arteriopatie ostruttive delle arterie degli arti inferiori (Aocp) sono una importante causa di disabilità che colpisce - è stato rilevato - dal 5 all' 8% la popolazione italiana, superando il 20% nei soggetti sopra i 70 anni e con incidenza ancora superiore quando associata a diabete, obesità, ipercolesterolemia e fumo. "Delle oltre 1000 amputazioni che nel 2016 si sono effettuate nei reparti di Chirurgia Vascolare del Piemonte - ha detto Novali, direttore della Divisione di Chirurgia Vascolare dell'ospedale di Cuneo - oltre il 50% potevano essere evitate con diagnosi precoci. Gli interventi hanno gravi ricadute psicologiche sugli ammalati, e sui loro familiari, ma non si possono ignorare anche le conseguenze economiche per il servizio socio-sanitario. Solo in Piemonte si potrebbero risparmiare alcuni milioni di euro". Quando le arterie colpite sono quelle degli arti inferiori, i primi sintomi sono la difficoltà alla deambulazione, i crampi, i piedi freddi, fino ad arrivare alla comparsa di lesioni ulcerative o vere e proprie sofferenze dei tessuti periferici alle dita dei piedi, causa di necrosi e cancrene.
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