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12 Gennaio 2017 - 14:33
I clienti Directa hanno intermediato sul mercato azionario italiano nel corso del 2016 un controvalore di 21,65 miliardi di euro (-33% rispetto al 2015, da confrontare con un -22% di Borsa Italiana). Il numero degli eseguiti sull'Mta è diminuito del 17% a 2,09 milioni. Gli ordini eseguiti sul mercato americano si sono attestati a 71.767 (-15%) nei dodici mesi.
Il numero dei contratti futures/Cfd su Idem, Cme, Eurex, più gli ordini Forex su Lmax Exchange è stato di 1,6 milioni (-11%).
E' aumentato (+2%) a 18.384 il numero dei clienti operativi, mentre sono 200 (da 207, a causa di accorpamenti tra banche) il numero delle convenzioni tra Directa e istituti di credito.
"Dopo il brusco calo iniziale delle quotazioni - commenta l'amministratore delegato di Directa, Mario Fabbri - il 2016 è stato per il trading dei privati, almeno fino a novembre, un anno di crisi che si è riflessa sia nei nostri volumi intermediati sia nei ricavi. Noi però abbiamo tenuto ferma la nostra politica di investimenti e miglioramento sistematico del servizio: tra le altre cose abbiamo rilasciato la nuova piattaforma dLite, che è utilizzabile allo stesso modo su smartphone, tablet e pc, e che sta ottenendo crescente gradimento e diffusione tra i trader".
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