AGGIORNAMENTI
Cerca
23 Dicembre 2016 - 16:36
Equitalia
Equitalia ha sospeso l'erogazione in Piemonte della notifica di 24.951 atti, nell'ambito della cosiddetta operazione 'zero cartelle', per evitare ai contribuenti piemontesi le brutte sorprese sotto l'albero di Natale. La sospensione va dal 24 dicembre all'8 gennaio. Non si tratta di un blocco totale, precisa Equitalia: gli atti inderogabili saranno comunque notificati.
"È un time out, una sospensione - spiega l'amministratore delegato di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini - che rientra nel quadro di riforma di un sistema di riscossione che deve essere più dalla parte dei cittadini e non contro. I progetti messi in campo nei 18 mesi della mia guida e col nuovo Consiglio di amministrazione dimostrano, con i numeri, che era stata intrapresa la strada giusta e che si può fare riscossione e recupero dell'evasione anche stringendo un patto di fiducia con imprese e cittadini".
A Torino, in particolare, vengono sospesi 14.837 atti e inviati circa 2.900. Dopo Torino è Asti la provincia col maggior numero di atti 'congelati' (3.700) seguita da Cuneo (1.609), Alessandria (1.221), Novara (1.154), Biella (850), Vercelli (685), Aosta (504) e Verbano Cusio Ossola con 391 cartelle.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.