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22 Novembre 2016 - 12:22
Arresto (foto d'archivio)
Noncurante dell'interdizione ad esercitare la professione, continuava a svolgere la sua attività professionale. E' accusato di avere 'aggiustato' la contabilità di una società in fallimento, per aiutarla a non pagare un debito con l'erario di 17 milioni di euro, il commercialista torinese arrestato dalla guardia di finanza.
Il professionista, E.M le sue iniziali, settantenne, che lo scorso ottobre era stato raggiunto da un avviso di garanzia nell'ambito dell'inchiesta in cui un imprenditore era finito in manette per il fallimento, faceva ricadere la 'paternità' delle sue azioni su persone a lui vicine. E per sviare le indagini, utilizzava una scheda telefonica intestata ad una insospettabile giovane moldava.
Il commercialista è stato condotto presso la Casa Circondariale Lorusso Cutugno di Torino, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria inquirente. L'arresto in esecuzione di un'ordinanza emessa dal Gip del tribunale di Torino.
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