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14 Novembre 2016 - 17:38
Latte
La Centrale del Latte d'Italia chiude i nove mesi, per effetto dell'incorporazione della Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno, con un utile netto dopo le imposte pari a 12,3 milioni di euro. Il patrimonio netto sale a 63,6 milioni di euro e l'indebitamento finanziario netto a 60,5 milioni di euro. I risultati consolidati del periodo sono stati approvati dal consiglio di amministrazione della società, nata il primo ottobre dalla fusione per incorporazione della Centrale del Latte di Firenze, Pisa, Pistoia e Livorno in Centrale del Latte di Torino e quotata al segmento Star di Borsa Italiana. Il gruppo è attivo nella produzione e commercializzazione di latte fresco, derivati e prodotti ultrafreschi con stabilimenti a Torino, Firenze, Vicenza, Rapallo (Genova) e Casteggio (Pavia).
Nei primi nove mesi del 2016 a perimetro costante ante-fusione i ricavi netti consolidati della Centrale del Latte d'Italia salgono a 71,7 milioni di euro (+0,2%), l'ebitda cala a 1,9 milioni (dai 4 milioni al 30 settembre 2015) e l'ebit è negativo per 746 mila euro (a fronte di un risultato positivo di 1,4 milioni euro).
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