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14 Novembre 2016 - 16:02
sanità
La Regione Piemonte aderisce al piano nazionale demenze ed avvia l'attuazione delle strategie per la promozione e il miglioramento della qualità e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali in questo settore che registra un numero in crescita di pazienti, affetti in particolare da Alzheimer, la più frequente fra le demenze.
In Piemonte sono almeno 75mila i malati di Alzheimer, a fronte di un dato nazionale che ne registra circa 600mila in Italia e 50 milioni nel resto del mondo, con stime di casi triplicati entro il 2015. Per il servizio sanitario nazionale le demenze hanno un costo tra i 10 e i 12 miliardi di euro, 6 dei quali solo per l'Alzheimer.
In Piemonte il piano per le demenze si svilupperà nell'arco di tre anni. Si comincerà con la ricognizione dei servizi esistenti per superare l'attuale parcellizzazione; le UVA (Unità di valutazione alzheimer) esistenti verranno riconvertite in Centri per disturbi cognitivi e demenze (CDCD) con l'assegnazione di nuove funzioni; sarà redatto ed implementato un Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) a livello regionale per la presa in carico globale e multidisciplinare delle persone affette da demenza; sarà costituito un coordinamento regionale delle attività del settore e saranno individuati momenti di partecipazione che coinvolgano le associazioni dei famigliari per riorganizzare ed innovare i servizi attualmente offerti sia a livello regionale che nelle singole aziende sanitarie.
I nuovi Centri per disturbi cognitivi e demenze avranno tra i loro compiti la diagnosi tempestiva e la formulazione di piani di cura appropriati a seconda dei bisogni delle singole fasi della malattia e l'informazione sulle modalità di accesso ai vari servizi sanitari e socio sanitari, agli strumenti per la tutela, il caregiver, le indennità previste dalla legge.
Con la delibera di programmazione che la Giunta regionale ha approvato questa mattina, proposta dagli assessori alla Sanità e alle Politiche sociali, la Regione Piemonte vuole garantire una presa in carico con modalità uniformi per le persone affette da demenza e per le loro famiglie equilibrando progressivamente le differenze che esistono oggi tra le varie UVA che operano sul territorio piemontese.
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