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TORINO. Colpo milionario in caveau, basisti erano guardie giurate

Ci sarebbero anche alcune guardie giurate tra i componenti della banda smantellata dalla squadra mobile di Torino e accusata di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine e furti pluriaggravati.

Sono stati colpiti anche loro dai provvedimenti restrittivi emessi dalla procura di Torino nell'ambito dell'inchiesta per il colpo milionario al caveau della filiale torinese di Intesa Sanpaolo a cui avrebbero contribuito come basisti.

Le indagini sono state coordinate dal pm Andrea Padalino. Il colpo da 20 milioni di euro alla banca di corso Peschiera 151, a Torino, era stato scoperto il 26 aprile. Approfittando del ponte del 25 aprile, i malviventi avevano svuotato centinaia di cassette di sicurezza che contenevano gioielli di famiglia preziosissimi. Per mettere a segno il colpo, tra il 23 e il 26 aprile, erano passati dal retro della banca ed erano riusciti ad aprire la porta blindata del caveau senza far scattare gli allarmi della banca chiusa per il ponte del 25 aprile.

La banda aveva la sua base logistica a Paullo, nel Milanese.

Il blitz degli investigatori mentre stavano preparando un altro colpo clamoroso, al deposito di una società di vigilanza, responsabile del trasporto di ingenti quantità valori e denaro, per il quale sono accusati di tentata rapina aggravata.

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