"La vitalità del principio solidaristico, tratto essenziale della nostra Costituzione, si rafforza anche con il riconoscimento istituzionale dell'impegno di quanti ogni giorno si dedicano all'accoglienza e all'assistenza di persone in condizioni di povertà e di disperazione, in nome di valori che rappresentano il punto di riferimento per le nuove generazioni e il motore di sviluppo e crescita civile". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un telegramma inviato al presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro Laus, in occasione del conferimento del sigillo della Regione Piemonte al Sermig di Torino. "Sono particolarmente lieto - scrive Mattarella nel messaggio letto da Laus in apertura della cerimonia - di poter rinnovare il mio sentimento di stima per la preziosa opera sviluppata negli anni da questa straordinaria fonte di solidarietà, dove la scelta di investire gratuitamente il proprio tempo nella missione di carità si incontra con la domanda che nasce dalle fasce più deboli della popolazione in contesti spesso difficili e in radicale trasformazione".
"La storia del Sermig e dell'Arsenale della pace è un pezzo importante della storia di Torino e dei suoi abitanti, già eredi della lunga e ammirevole tradizione del cattolicesimo sociale. Un luogo destinato alla guerra è stato trasformato in una profezia di concordia, un monastero metropolitano, una fucina di pace e di conoscenza". Così il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro Laus, in occasione del conferimento del sigillo della Regione all'istituzione fondata da Ernesto Olivero nel 1964.
"Torna da passato - ha rimarcato Laus - la questione sociale che la crisi economica ha portato con forza in primo piano. In quelle comunità che oggi tendono a massificare e stordire, a creare miti ed emarginare, è necessario trovare luoghi che aiutino a ripartire. Il Sermig è uno di questi, e la sua attività è un importante punto di riferimento per ridare dignità alle persone in condizioni di povertà e disperazione, anche attraverso il loro reinserimento sociale". "E' per noi un grande onore e piacere - ha aggiunto - consegnare il sigillo della Regione Piemonte nelle mani di Ernesto Olivero, straordinario testimone di carità e pace".
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