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TORINO. Migranti: tratta, a Torino si discute estradizione indiano

TORINO. Migranti: tratta, a Torino si discute estradizione indiano

(foto d'archivio)

E' cominciato in Corte d'appello a Torino il procedimento per discutere l'estradizione di un uomo di origine indiana arrestato dalla polizia ad Alessandria su richiesta della magistratura belga. Sull'indagato, un ventinovenne che lavora in un circo italiano, pesa l'accusa di tratta di persone: l'ipotesi è che abbia contribuito in qualche modo all'immigrazione illegale di connazionali in Belgio. I migranti, diretti verso l'Inghilterra, venivano nascosti sotto dei tir. Il procedimento dovrà sciogliere un nodo di natura giuridica: Bruxelles, che ha spiccato un mandato di cattura europeo (Mae), chiede di processare l'indiano in Belgio, ma l'uomo è ben radicato in Italia, dove ha la famiglia e un lavoro regolare, e per la difesa è possibile opporsi. Nel corso dell'udienza l'arrestato ha detto di non volere essere estradato. Un caso simile è arrivato al vaglio della Cassazione nei giorni scorsi. Riguarda un marocchino di 38 anni, residente con la moglie ad Asti, condannato da un tribunale del suo Paese a due anni e sei mesi per concorso in traffico di stupefacenti (95 kg di hashish nascosti nei serbatoi dell'acqua di un pullman). La Corte d'appello di Torino ha dato il via libera all'estradizione e i supremi giudici dovranno pronunciarsi in ottobre: nel frattempo hanno respinto la richiesta dell'arrestato di essere messo ai domiciliari.
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