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01 Agosto 2016 - 10:58
Ospedale Regina Margherita
Volevano recuperare la palla, per continuare la partita all'oratorio, ma sono morti annegati perché non sapevano nuotare. Dopo Sogey, tredicenne di origini senegalesi deceduto poco dopo l'incidente, anche l'amico Sandou non c'è la fatta. Il bimbo è morto dopo due giorni di agonia all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino, dove era stato ricoverato in condizioni disperate.
Si aggrava dunque il bilancio del dramma avvenuto giovedì pomeriggio a Centallo, poco meno di 7 mila abitanti nel Cuneese.
Sogey e Sandou, dieci anni appena di origini ivoriane - e non tredicenne senegalese come appreso in un primo momento - stavano giocando una partita di calcio con alcuni coetanei nell'oratorio di viale Vittorio Veneto. Un tiro sbagliato e la palla è finita nella piscina di una vicina abitazione.
Sarebbe stato il proprietario, malato e con difficoltà motorie, ad aprire il cancello di casa per consentire ai bambini - come altre volte in passato - di recuperare il pallone e tornare così a giocare. I due sono entrati in acqua, anche se non sapevano nuotare. La ricostruzione dei carabinieri, intervenuti sul posto con i soccorritori del 118, non è stata in grado di stabilire se gli amici si siano tuffati insieme, oppure se uno abbia tentato invano di soccorrere l'altro.
Quando sono arrivati i soccorsi, chiamati dallo stesso proprietario della piscina, le loro condizioni erano già disperate. Sogey è morto poco dopo e il fratellino, sotto choc, è stato ricoverato all'ospedale di Savigliano. Sottoposto alle prime cure al Santa Croce di Cuneo, Sandou è stato invece trasferito subito nel reparto di Rianimazione del Regina Margherita, a Torino. Dove oggi pomeriggio i medici, dopo sei ore di osservazione, lo hanno dichiarato morto.
Al suo capezzale la famiglia, che ha autorizzato l'espianto degli organi, e il sindaco di Centallo, Giuseppe Chiavassa. Il primo cittadino ha annunciato l'intenzione di organizzare una manifestazione in memoria dei due bambini morti in quello che la Asd Giovanile Centallo - società sportiva nelle cui fila giocava Sogey - ha definito "un evento crudele". A favore delle due famiglie è stata aperta una sottoscrizione. Servirà ad aiutare i genitori del bimbo senegalese, morto subito dopo l'incidente, a portare il feretro in Senegal, mentre il piccolo ivoriano dovrebbe essere seppellito in Italia.
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