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06 Luglio 2016 - 10:41
"A noi, istituzioni pubbliche, è dato un importante compito, quello di affermare chiaramente che i violenti e gli assassini non hanno etichette religiose, che non esistono religioni buone o religioni cattive, ma solamente uomini e donne che nella loro vita cercano, per quanto è loro possibile, di compiere il bene e altri che invece provocano dolore e morte". Così la sindaca di Torino Chiara Appendino, riferendosi agli attentati di Dacca, Istanbul e Orlando, si è rivolta alle migliaia di musulmani riuniti per la fine del Ramadan.
"A voi - ha aggiunto alla comunità islamica riunita al Parco Dora - spetta la responsabilità di aiutarci a spiegare questo, di supportarci in un' azione costante di verità affinché nessuno possa confonderci e farci vedere nel nostro prossimo non il nostro fratello o la nostra sorella ma un nemico".
La sindaca ha quindi sottolineato che "abbiamo con noi delle armi infallibili, una di queste voi l'avete praticata per un mese e la mettete a disposizione di tutta la società. Non è infatti con la violenza che si combatte il male, ma è solo con il bene, perseguendolo tenacemente in ogni nostro pensiero, parola e azione".
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