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TORINO. Fassino, "possiamo vincere ma occorre parlare a tutti"

TORINO. Fassino, "possiamo vincere ma occorre parlare a tutti"

Piero Fassino

Il sindaco di Torino Piero Fassino, in corsa per il secondo mandato alle Amministrative del 5 giugno, è ottimista sull'esito del voto. Ma in vista del lancio della campagna elettorale, al via con la presentazione del programma sabato 30 aprile, ammonisce i militanti: "possiamo vincere - afferma - ma dobbiamo parlare a tutti, e non solo a quelli come noi, che si occupano di politica e ci possono apprezzare".

"Abbiamo tenuto in piedi Torino - ha sottolineato Fassino, oggi all'Envi Park al'incontro 'Orgoglio Torino. Idee e proposte del Pd' - in una fase di crisi dura. Ora dobbiamo mettere in campo una strategia che rilanci lo sviluppo. Abbiamo buone possibilità di ottenere la fiducia dei cittadini - ha assicurato - ma perché questo accada dobbiamo parlare con tutti. Le elezioni si vincono se vinciamo in entrambi i cerchi che compongono l'elettorato: quello di chi segue la politica e può apprezzarci, ma anche quello più ampio di chi la politica non                 la segue e non ha chiaro ciò che abbiamo fatto".

"Essere sobri è nel nostro dna, ma dobbiamo essere orgogliosi di Torino - ha esortato Fassino - , di ciò che abbiamo fatto e di ciò che ancora possiamo fare".

Fassino, che è stato a lungo applaudito alla fine dell'intervento all'incontro organizzato dal Pd per la presentazione dei candidati, ha ribattuto alle accuse degli avversari di avere abbandonato le periferie, e ha annunciato un grande piano di manutenzione straordinaria della città.

"A Torino - ha affermato il sindaco uscente - siamo lontani dalle situazioni delle grandi città con milioni di abitanti, dove possono prodursi nelle periferie fenomeni di ribellione che arrivano a sfociare nel terrorismo. Qui non c'è un quartiere come Moleenbek, abbiamo una struttura urbanistica compattissima, che riduce l'isolamento. Sulle aree non centrali abbiamo investito molto, chi come me le frequenta lo sa bene. Chi invece parla di periferie abbandonate, tema oggi di moda ma a Torino privo di senso, lo fa da uffici e redazioni collocate nel centro della città".

Il piano di manutenzione straordinaria della città al quale, se sarà rieletto, Fassino intende destinare "un adeguato stanziamento nel bilancio del Comune", andrà di pari passo con "una forte iniziativa di inclusione sociale". L'obiettivo è quello di "ricucire le lacerazioni e le ferite profonde che si sono create negli anni della crisi" la quale, ha ammesso, "ha colpito più duramente gli abitanti delle zone esterne della città".

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