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15 Aprile 2016 - 17:57
Sergio Chiamparino
Intesa tra la Regione Piemonte ed il Canton Ticino per aggiornare la Dichiarazione di intenti sottoscritta nel 1999. La bozza dell'accordo è stata definita, oggi a Verbania, nell'incontro tra il presidente della Regione Sergio Chiamparino, il vice presidente, Aldo Reschigna, Consigliere di Stato del Canton Ticino, Norman Gobbi, e il delegato cantonale per i rapporti transfrontalieri e internazionali, Francesco Quattrini.
Nell'incontro sono stati discussi molti argomenti che interessano i rapporti fra i due territori, ma si è parlato anche delle tensioni che in questi mesi hanno caratterizzato i rapporti tra Canton Ticino e Verbano Cusio Ossola, dal quale ogni giorno partono oltre 5 mila frontalieri per recarsi al lavoro in Svizzera.
Sul tavolo pure il nuovo regime fiscale per i lavoratori transfrontalieri, alla luce dell'accordo del dicembre 2015 fra Italia e Svizzera che rivede la normativa del 1974 e introduce il principio di reciprocità. E' stata esaminata la disponibilità a utilizzare una parte delle risorse della fiscalità per progetti infrastrutturali di portata strategica, prima tra tutte la statale 34 del Lago Maggiore, che in quest'ultimo anno è rimasta interrotta per frane e smottamenti.
In tema di infrastrutture e trasporti le delegazioni hanno analizzato le ricadute positive legate al raddoppio del tunnel ferroviario del San Gottardo, auspicando che il rinnovo delle concessioni di navigazione del Lago Maggiore porti a un miglioramento della qualità del servizio. Si è parlato anche della Legge sulle Imprese artigiane, approvata dal Gran Consiglio della Repubblica e Cantone Ticino, dei temi legati ai programmi di cooperazione e allo scambio nei settori della cultura e del turismo, e dell'attuazione dei programmi di cooperazione transfrontaliera Svizzera-Italia Interreg 2014-2020, dello Spazio Alpino e della Macroregione Alpina Eusalp.
"L'incontro - spiega Chiamparino - è servito soprattutto a creare un clima e un metodo di lavoro comune tra comunità contigue da un punto di vista territoriale ma che appartengono a due stati diversi. Abbiamo definito una bozza d'intesa che verrà ora sottoposta alle rispettive autorità nazionali, sulla quale ho ragione di ritenere che arriverà il via libera. Abbiamo concordato di aprire un confronto su temi importanti per queste zone, come i lavoratori transfrontalieri e le aziende artigiane, oltre a quelli di più ampio interesse europeo, come lo sviluppo degli assi di collegamento tra i porti liguri e il Nord Europa.
Rimane poi - aggiunge il presidente del Piemonte - la grande sfida del rapporto fra le comunità locali e l'Unione europea, e da questo punto di vista credo che la scelta di investire nella Regio Insubrica e nella provincia autonoma del Vco sia quella vincente".
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