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TORINO. Fonsai: difesa Marchionni, "clamorosi errori in intercettazioni"

TORINO. Fonsai: difesa Marchionni, "clamorosi errori in intercettazioni"

Prima un "clamoroso scambio di persona", poi l'omissione di un punto interrogativo che "ha completamente capovolto il senso di una frase". Sono i due "gravi errori" che, secondo la difesa, durante l'inchiesta Fonsai sono stati commessi nella lettura delle intercettazioni a carico di Fausto Marchionni, ex ad della compagnia assicurativa, ora imputato a Torino insieme a Salvatore Ligresti e ad altre quattro persone. Lo ha affermato l'avvocato Giovanni Lageard nel corso dell'arringa.

Il penalista, in particolare, ha criticato il gip che nel corso delle indagini spiccò l'ordine di custodia cautelare. "Un errore che ha dell'incredibile", a suo parere, è quello che portò il giudice ad attribuire a Marchionni una frase pronunciata da altro manager di Fonsai. Vi è poi una "interpretazione palesemente errata" di un'altra conversazione perché, sempre secondo Lageard, il gip avrebbe scambiato una domanda per una affermazione. 

Il processo si riferisce alla sottovalutazione della riserva sinistri. Il pm Marco Gianoglio, per Marchionni, ha chiesto sei anni e otto mesi (sette anni e tre mesi per Salvatore e Jonella Ligresti).

Lageard ha sottolineato che a partire dal 2010 per Marchionni cominciò un periodo di "crescenti frizioni con l'azionista di riferimento" che lo portarono a "perdere progressivamente potere" all'interno di Fonsai e a rompere i rapporti nel gennaio del 2011.

Sempre secondo la difesa, durante le indagini l'ex a.d. non inquinò le prove e non tentò di avvicinare i testimoni.

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