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01 Aprile 2016 - 15:38
E' arrivata in Piemonte la campagna nazionale anti-sballo 'Riprendiamoci il divertimento'. Domani i frequentatori della discoteca Club 84 di Torino potranno provare un 'percorso ebbrezza' indossando occhiali che simulano l'effetto dell'alcol, ascoltare la iena Dino Giarrusso smitizzare il modello 'più bevo e più mi diverto', e all'uscita servirsi da un buffet e fare la prova dell'etilometro.
Il progetto è stato creato dai Giovani Professionisti Italiani, finanziato dalla Presidenza del Consiglio, e sostenuto dalla Regione Piemonte. Alla presentazione oggi a Torino sono intervenuti l'assessore Monica Cerutti e il presidente della VI Commissione Daniele Valle.
"Aiutare i ragazzi a essere cittadini - ha detto Cerutti - è uno dei nostri obiettivi. Per questo scopo stiamo riscrivendo la legge piemontese sui giovani, che risale al 1995".
"L'abuso dell'alcol - ha rimarcato Valle - non è colpito dallo stigma di altri consumi dannosi, come il fumo. Il percorso da fare è ancora lungo".
"Noi non diciamo che non bisogna bere - hanno sottolineato il presidente dei Giovani Professionisti Italiani, Luigi Bartone, e il responsabile del progetto, Felice Castrignanò - ma vogliamo far capire l'importanza della sicurezza, nella speranza che diventi uno stile di vita. Organizzare navette per portare i ragazzi i discoteca non è la soluzione. La soluzione è renderli responsabili".
"Per comunicare con questi giovani - hanno spiegato - è stata organizzata una task force da discoteca che parli lo stesso linguaggio dei ragazzi. Agganciandoli con il 'percorso ebbrezza', con i questionari sulle loro abitudini e il loro grado di felicità, con il buffet offerto all'uscita quando i decibel si abbassano ed è più facile comunicare, abbiamo scoperto che questi giovani non sono informati sui rischi che corrono. Non sanno quando scatta il ritiro della patente, o che l'alcol porta a una errata valutazione delle distanze. Quando hanno capito i rischi, la risposta è stata molto positiva, molti di loro ci hanno ringraziati".
Obiettivo della campagna, che prevede anche uno spot, è lavorare sull'autoconsapevolezza dei partecipanti alle serate, per renderli coscienti dei rischi legati alla guida in condizioni alterate, e per far percepire quanto tali comportamenti siano legati a una condizione di felicità o infelicità.
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