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08 Febbraio 2016 - 17:23
E' morta per una malattia improvvisa la giudice Tiziana Proietti, della quinta sezione penale del tribunale di Torino. Aveva 42 anni. Era entrata in magistratura nel maggio del 2013 dopo avere conseguito la laurea mentre lavorava come cancelliere. Fino alla scorsa settimana, quando le è stata diagnosticata la gravissima patologia, aveva prestato servizio regolarmente: fra i processi che stava celebrando c'era quello noto alle cronache giornalistiche come "San Michele" sulla presenza della 'ndrangheta in Piemonte.
"La notizia della sua scomparsa - spiega la collega Alessandra Salvadori - ha portato dolore a tutti, anche a coloro che l'hanno conosciuta pochissimo. Era una persona capace di creare armonia, sempre allegra, sempre disponibile". "Nonostante fosse in magistratura relativamente da poco - aggiunge - dimostrava una grande maturità. Era sempre disposta ad approfondire, a dialogare, a mettersi in discussione. Sapeva gestire le udienze e scriveva le sentenze molto bene. Un giudice completo".
Proietti aveva fatto domanda per accedere alla nuova sezione (la sesta) creata dal tribunale di Torino. "Temeva - dice ancora Salvadori - che non sarebbe stata ammessa a causa della giovane età. Io so che ce l'avrebbe fatta. Ma lei non l'ha mai saputo".
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