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TORINO. Comunali: Roberto Rosso a candidati, basta inciuci

TORINO. Comunali: Roberto Rosso a candidati, basta inciuci

Roberto Rosso

Roberto Rosso, esponente del centrodestra che si è autocandidato nelle scorse settimane a correre per la poltrona di sindaco di Torino, chiede agli altri candidati "estranei al sistema che da troppo tempo governa il capoluogo piemontese" di "fare fronte comune contro gli inciuci". Ovvero contro il sindaco uscente Piero Fassino, in corsa per il secondo mandato. Destinatari di una lettera sulla quale Rosso chiede una presa di posizione fra 15 giorni sono i candidati Chiara Appendino (M5s), Giorgio Airaudo (Sel) e Marco Rizzo (Partito Comunista), gli esponenti del centrodestra Gian Luca Vignale (Fi), Maurizio Marrone (Fdi) e Fabrizio Ricca (Lega), e il notaio Alberto Morano (società civile). La missiva non è stata intenzionalmente indirizzata a Fassino, né al candidato di Forza Italia Osvaldo Napoli, "perché per essere un vero avversario di Fassino - sostiene Rosso - dovrebbe dimettersi dalla presidenza dell'Ancitel, ente strumentale dell'Anci da cui Napoli prende uno stipendio che gli viene di fatto concesso dal suo principale avversario". "A Torino - afferma Rosso - c'è una sinistra che ha ai suoi piedi genuflesso un pezzo di centrodestra. Alcuni hanno già attraversato il campo e si sono dichiarati a favore di Piero Fassino, altri formalmente sono ancora dalla nostra parte ma in realtà hanno una chiara connivenza con l'avversario. Non a caso non abbiamo mandato l'invito a Osvaldo Napoli". "Tutto questo - rimarca - deve cessare, Torino deve tornare a essere una città normale, in cui l'opposizione e la maggioranza fanno ciascuno il proprio mestiere. Non propongo una alleanza politica - puntualizza - ma una alleanza sulle regole per dire stop a inciuci e trasversalità. Mi accontenterei che le alleanze fossero fatte alla luce del sole, davanti gli elettori che ci devono giudicare, non nell'ombra e nell'opacità". "Do appuntamento fra 15 giorni ai soggetti ai quali mi sono rivolto - conclude - per fare una dichiarazione comune e dire che grazie a noi cessa il compromesso e comincia fase nuova".
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