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27 Gennaio 2016 - 18:19
Tormentati dalle zecche durante un viaggio in treno: questo il danno patito da due torinesi che oggi, in tribunale, si sono costituiti parte civile in un processo che vede imputati un ex dirigente di Trenitalia, Roberto Colombo, e Pietro Mazzoni, responsabile della società che doveva occuparsi della pulizia delle carrozze.
Il pm Francesco La Rosa, oltre alle lesioni e alla frode in pubbliche forniture (per il solo Mazzoni) contesta la corruzione: l'ipotesi è che Colombo abbia ricevuto 33 mila euro per non procedere contro l'azienda per le sue inadempienze.
L'indagine dei carabinieri del Nas, coordinata dall'allora procuratore Raffaele Guariniello, si innestava sulle lamentele che, fra il 2005 e il 2009, si levarono da numerosi passeggeri di treni a lunga percorrenza. I due torinesi presentarono anche una querela: T.T. venne morso dagli insetti il 30 marzo 2008 mentre viaggiava su un Torino-Napoli, V.P. il 16 agosto dello stesso anno sempre su un Torino-Napoli, riportando lesioni ritenute guaribili rispettivamente in tre e sette giorni.
Anche Trenitalia e il Codacons, patrocinate dagli avvocati Andrea De Carlo, Daniele Zaniolo e Tiziana Sorriento, si sono costituite parte civile. I giudici hanno respinto la richiesta di spostare il processo a Treviso, dove nel 2009 sarebbe stata versata una prima parte della tangente.
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