AGGIORNAMENTI
Cerca
18 Gennaio 2016 - 14:07
"Di cosa stiamo parlando? Sono tutte balle. Licenziare gli assenteisti è già previsto dai contratti. Il sindacato non ha mai difeso chi ruba e chi non lavora". Lo ha detto il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, che partecipa al direttivo dei metalmeccanici Cgil piemontesi, a proposito dell'impegno de presidente del Consiglio Matteo Renzi a licenziare i 'fannulloni' del pubblico impiego. "Stiamo parlando di uno che ogni giorno siccome non è in grado di far crescere l'occupazione e di risolvere i problemi deve prendersela con quelli che lavorano, non so cosa abbiano fatto di male al premier quelli che per vivere devono lavorare, di sicuro lui non sta facendo bene al Paese".
"Questo governo - ha affermato Landini - ha già fatto grandi aperture sui licenziamenti, ha cancellato lo Statuto dei Lavoratori. Oggi i licenziamenti per gli imprenditori italiani sono particolarmente facili. Più che un governo che crea lavoro sembra un governo che sta facilitando i licenziamenti. Non è quello di cui abbiamo bisogno, La risposta migliore è cancellare leggi sbagliate e ricostruire una vera riforma dei diritti del lavoro".
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.