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TORINO. Strage Bardo: respinta domanda invalidità a ferita torinese

TORINO. Strage Bardo: respinta domanda invalidità a ferita torinese

Strage del Bardo

Nessuna invalidità per Carolina Bottari, dipendente del Comune di Torino rimasta ferita a colpi di kalashnikov nell'assalto terroristico al museo del Bardo di Tunisi, otto mesi fa. Le domande presentate all'Inps e all'Asl di zona dalla donna, che nella strage ha perso il marito Orazio Conte ed è tuttora in sedia a rotelle per problemi alla gamba ferita dai proiettili, all'Inps e all'Asl di zona, sono infatti state respinte.

A denunciare l'accaduto, anticipato oggi sulle pagine locali di Repubblica, è il fratello della donna, Salvatore Bottari, che annuncia che verrà presentato ricorso contro il respingimento della domanda di invalidità civile presentata all'Inps, in attesa che le venga riconosciuto lo status di 'vittima del terrorismo'.

"Bisogna - dice telefonicamente all'ANSA - che qualcuno ci spieghi che cosa significa essere invalido in Italia. E' una schifezza, ci sono tabelle che rendono impossibile una valutazione reale della situazione: per essere invalido devi essere quasi morto e non si tiene conto del fatto che uno può essere invalido anche temporaneamente e poi può migliorare oppure peggiorare. Se stiamo sbagliando a pensarla così, allora ci dicano i requisiti che servono in Italia per essere considerati invalidi".

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