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TORINO. Mattarella, "istituzioni chiamate a scelte impegnative"

TORINO. Mattarella, "istituzioni chiamate a scelte impegnative"

Sergio Mattarella

"Partecipo volentieri alla vostra assemblea, in questo momento storico, in cui le istituzioni - tutte le istituzioni democratiche - sono chiamate a scelte impegnative per avviare un nuovo sviluppo sostenibile dopo la lunga crisi economica". Lo ha detto il capo dello Stato, Sergio Mattarella all'assemblea nazionale dell'Anci. 

"I sindaci sono gli interlocutori istituzionali immediati e principali dei nostri concittadini. I Comuni non sono un'articolazione burocratica dello Stato centrale, ma sono dotati di una propria identità e rappresentano, uniti, una infrastruttura essenziale per il rilancio del nostro Paese". Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'assemblea dell'Anci.

"I Comuni sono l'hardware di una democrazia che, per consolidarsi, è capace di rinnovarsi.

Cent'anni fa, nel 1915, Luigi Sturzo, grande autonomista, veniva eletto vicepresidente dell'Anci. Avrebbe tenuto questa carica per otto anni. Per lui i Comuni erano, appunto, moltiplicatori di democrazia, e proprio la loro autonomia avrebbe contribuito a rafforzare l'idea di Stato. Prevalse invece in quegli anni una concezione opposta". Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel giorno conclusivo dell'all'assemblea nazionale dell'Anci.

"Non mi stanco di ripeterlo, perché sono convinto del valore strategico, fondativo, di questo messaggio: non ci sarà ripresa, non ci sarà crescita di opportunità, non ci sarà futuro degno per i nostri giovani, se non estirperemo la corruzione, l'illegalità, la criminalità organizzata": lo ha detto all'Assemblea Anci il presidente Mattarella.

"Non è vero che l'Italia è un malato incurabile - ha affermato Mattarella - al contrario, la forza con cui poniamo il tema della legalità, la mobilitazione della società civile, l'impegno dello Stato e di tanti suoi uomini dimostrano che, in Italia, i meccanismi di controllo, di accertamento e di sanzione funzionano e che lo Stato non fa finta di non vedere. Non dovunque, nel mondo, è così. Noi - ha detto ancora il Capo dello Stato - vogliamo e possiamo raggiungere traguardi alti di moralità e di trasparenza.

L'azione di contrasto all'illegalità va, comunque, combattuta a viso aperto. I Comuni devono esserne l'avamposto, proprio perché - ha sottolineato - le istituzioni cominciano nelle vostre sedi".

"Abbiamo bisogno di fare sistema, e di concepire questa nuova fase valorizzando le innovazioni, la ricerca, i settori con maggiore contenuto di futuro": questo uno dei passi del discorso pronunciato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla XXXII assemblea nazionale dell'Anci. "Per questo - al di là delle legittime diversità politiche che al vostro interno, come in Parlamento e nel Paese, è bene che si manifestino e che si confrontino, auspicando sempre rispetto vicendevole - dobbiamo trovare gli ambiti e i linguaggi per far emergere il bene comune. Dobbiamo trasmettere questo sentimento - ha proseguito Mattarella - nel confronto pubblico: la competizione democratica, quella che rende viva e sempre perfettibile la funzione di governo, non ne subirà alcuna contrazione, al contrario ne otterrà maggior forza". 

Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, invita a "far emergere il bene comune" nel discorso pubblico. "Abbiamo bisogno - ha detto ai sindaci riuniti per l'assemblea dell'Anci - di fare sistema. Per questo - al di là delle legittime diversità politiche che al vostro interno, come in Parlamento e nel Paese, è bene che si manifestino e che si confrontino, auspicando sempre rispetto vicendevole - dobbiamo trovare gli ambiti e i linguaggi per far emergere il bene comune".

"Dobbiamo trasmettere questo sentimento - ha aggiunto Mattarella - nel confronto pubblico: la competizione democratica, quella che rende viva e perfettibile la funzione di governo, non ne subirà alcuna contrazione, al contrario ne otterrà maggior forza".

Parlando degli sforzi da mettere in campo per favorire lo sviluppo, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato non concentrarsi solo sulle aree più popolate. "Non si devono concentrare gli sforzi - ha affermato - soltanto nei territori a più alta concentrazione demografica. Si tratterebbe di una scelta dissennata, che porterebbe all'impoverimento e alla sterilità di larga parte del territorio nazionale".

"E' nostro compito - ha sottolineato - accumulare e distribuire con intelligenza il capitale sociale, in modo di consentire a tutti il pieno esercizio di una cittadinanza attiva".

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