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TORINO. Casa: Housing sociale Opera Barolo per 48 famiglie

TORINO. Casa: Housing sociale Opera Barolo per 48 famiglie

Nasce a Torino per volere dell'Opera Barolo, nel Distretto Sociale Barolo, una casa temporanea per 48 famiglie in difficoltà, Housing Giulia. Il nome è mutuato da Giulia, ultima Marchesa di Barolo, unica donna tra i Santi Sociali, vicina alla beatificazione. A presentare l'iniziativa il sindaco e l'arcivescovo di Torino, Piero Fassino e mons.

Nosiglia, e Luciano Marocco, presidente dell'Opera Barolo che ha sottolineato come la "casa rappresenti, per chi non ce l'ha, il punto di ripartenza".

Housing Giulia è stata realizzata negli spazi che una volta costituivano il 'Rifugio' voluto nel 1823 dalla Marchesa di Barolo per proteggere e formare donne che provenivano da esperienze tragiche come la reclusione in carcere. "Oggi come allora - ha detto Luciano Marocco, presidente di Opera Barolo - si cerca di offrire una concreta possibilità alle persone in difficoltà di recuperare la dignità, la fiducia in se stessi, la voglia di futuro". L'Arcivescovo Nosiglia ha ricordato quanto anche la Diocesi abbia creduto da subito in questo progetto di housing sociale e come 'la dignità delle persone sia stato un principi cardini della Marchesa di Barolo".

Il vicesindaco di Torino, Elide Tisi, ha sottolineato come la 'casa' sia una delle più forti emergenze. "Oggi trovarsi a non poter più pagare affitto e bollette è cosa molto possibile per molte categorie di persone - ha detto Tisi - per cui questo progetto è fondamentale. Dobbiamo pensarne ancora altri".

Al progetto di Housing Giulia, partito una decina di anni fa e realizzato con un cantiere durato circa 3 anni, ha collaborato                 anche, gratuitamente, il grande artista inglese David Tremlett che ha decorato gli appartamenti, gli ampi e bellissimi corridoi, le parti comuni. "I muri bianchi fanno ospedale, carcere - ha detto - io ho cercato di riempire i muri di vita perché le persone che ci abitano possano trovarvi gioia".

I 48 appartamenti, arredati in maniera moderna e confortevole verranno concessi ad affitti calmierati, per 18 mesi, "a persone in difficoltà con progetti di vita in corso, che qui troveranno anche una dimensione collettiva fondamentale", ha specificato il presidente Marocco.

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