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TORINO. Marcia Ferrari verso Wall Street, debutto atteso il 21

TORINO. Marcia Ferrari verso Wall Street, debutto atteso il 21

Ferrari

Lo sbarco a Wall Street della Ferrari è atteso per la prossima settimana: la campanella che inaugurerà l'inizio della contrattazione del titolo alla Borsa di New York potrebbe suonare il 21 ottobre, ma per ora non c'è alcuna conferma ufficiale della data.

Oggi il collocamento è partito da New York con il road show dell'amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne: dovrà convincere gli investitori istituzionali che il titolo del Cavallino non è quello di una normale casa automobilistica, ma è un brand del lusso. Le altre tappe americane sono Baltimora e Boston, poi in Europa, Londra. Venerdi gli investitori sono stati invitati per incontri 'one to one' a Maranello, dove La Ferrari ha il suo quartiere generale. A Piazza Affari il titolo ha chiuso in crescita dello 0,87%, positiva anche la holding della famiglia Agnelli Exor (+0,50%). L'offerta pubblica iniziale (Ipo) di Ferrari prevede un prezzo tra 48 e 52 dollari per azione. Fca collocherà 17.175.000 azioni ordinarie, pari a circa il 9% del capitale ordinario e darà l'opportunità alle banche collocatrici dell'opzione per l'acquisto di 1.717.150 azioni ordinarie pari a circa l'1% del capitale. Le azioni saranno negoziate con il simbolo 'Race'.

Successivamente all'Ipo Fiat Chrysler deterrà l'80% di Ferrari.

All'inizio del 2016 Ferrari sarà separata da Fca e passerà sotto il controllo di Exor.

Secondo le previsioni, Ferrari - la cui valutazione complessiva è stimata in circa 10 miliardi di dollari - chiuderà il terzo trimestre 2015 con ricavi consolidati netti tra 720 e 730 milioni di euro, Ebit tra 140 e 145 milioni, Ebitda tra 210 e 215 milioni. Si tratta "unicamente di stime del management basate sulle informazioni al momento disponibili" perché "i risultati consolidati netti non sono ancora disponibili".

Il 21 ottobre sarà anche la prima delle due giornate del voto dei lavoratori americani di Fca sul nuovo accordo raggiunto con il sindacato americano United Auto Workers (Uaw). Il direttivo di Uaw ha già dato il via libera ma ora si aspetta l'ok dei lavoratori che hanno bocciato la precedente intesa con il 65% di no. Il contratto interessa 40.000 dipendenti dei 23 stabilimenti Usa di Fca.

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