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TORINO. Grattacielo Piemonte, pace fatta tra Chiamparino-Fuksas

TORINO. Grattacielo Piemonte, pace fatta tra Chiamparino-Fuksas

grattacielo Intesa SanPaolo

Pace fatta tra la Regione Piemonte e Massimiliano Fuksas. Questa mattina l'archistar e il governatore Sergio Chiamparino si sono presentati in tribunale, a Torino, per mettere fine alla lite giudiziaria sul nuovo grattacielo del Lingotto destinato ad accogliere, probabilmente a partire dal 2016, gli uffici dell'amministrazione. "Ognuno di noi - spiega Chiamparino - ha rinunciato alle rispettive pretese. E l'architetto avrà la direzione artistica della parte restante dei lavori di costruzione, ma a titolo gratuito, senza alcun compenso". "Una piccola cosa - osserva Fuksas - che abbiamo fatto alla città di Torino. Un regalo".

La 'Torre Unica' della Regione, con i suoi 41 piani, è il secondo dei grattacieli degni di questo nome (la Torre Littoria di epoca fascista è assai più bassa) che di recente hanno cambiato la storica skyline di Torino. Ma il primo, quello di Intesa Sanpaolo, firmato da Renzo Piano, è cresciuto in poco tempo e senza grossi intoppi. La storia dell'altro, invece, è stata a dir poco tormentata.

Fuksas ha dapprima preso le distanze dal modo in cui veniva realizzata la sua creatura: i materiali, i pannelli, i pilastri, persino i pavimenti erano diversi da come li aveva concepiti.

Poi è arrivata la Corte dei Conti. Quindi ci si era messa la Procura della Repubblica con le indagini sulle varianti in corso d'opera e i subappalti. L'ultimo capitolo era la battaglia giudiziaria sulle parcelle. L'archistar aveva chiesto quasi 4 milioni di ulteriori compensi professionali (oltre ai 22 già versati), la Regione aveva risposto con una citazione per 14 milioni di danni.

Che ci fosse un accordo in vista lo si è capito quando Fuksas e Chiamparino hanno varcato l'ingresso del Palagiustizia fianco a fianco, conversando amichevolmente. Cosa insolita, quanto si litiga a colpi di carte bollate. L'intervento del giudice Francesco Rizzi, della prima sezione civile, ha fatto il resto. L'archistar conquista dunque la direzione artistica. Una sorta di supervisione sulla qualità e sul gusto dell'ultima fase dei lavori. "A questa soluzione - ha precisato Chiamparino - siamo giunti considerando l'importanza del complesso, il suo rilievo pubblico e la necessità di mantenere la coerenza con la progettazione". Fuksas ha voluto dedicare qualche parola al grattacielo: "Il costo è meno della metà di un edificio analogo.

E i tempi di realizzazione non sono stati così lunghi".

La sede unica della Regione, il cui progetto esecutivo fu approvato nel 2009 per un importo di 262 milioni, permetterà di accorpare le 27 sedi presenti nel territorio, che ogni anno costano 14 milioni in affitti.

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